«Furio Rabitti», decimo racconto in musica estratto da Veglione rosso.

Da sx, i tre fratelli Rabitti – Parsifal, Ivanoe e Furio – ritratti insieme all’amico Menotti Montanari.

I volti dei dodici antifascisti correggesi uccisi prima della Seconda guerra mondiale ci sono in buona parte ignoti. Restano poche fotografie, spesso di seconda mano, fotocopie di fotocopie di libri introvabili, e i soggetti immortalati sono in tutto sei, la metà del totale. Per lo più sono ritratti individuali, scatti eseguiti in uno studio professionale, a eccezione della fotografia qui sopra, che proprio per la sua singolarità è diventata lo spunto – quasi la sceneggiatura – del racconto dedicato a Furio Rabitti. Prosegui la lettura ›

Come prima, più di prima. Quelli che se ne fregano della crisi climatica.

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Il comitato Un altro Appennino è possibile – che riunisce persone e associazioni tra Bologna, Firenze, Pistoia e Modena – ha lanciato ieri una nuova raccolta fondi per ricorrere al Consiglio di Stato contro il progetto della nuova seggiovia Polla – Scaffaiolo sul Corno alle Scale.

La regione Emilia – Romagna e il comune di Lizzano in Belvedere continuano infatti a sostenere l’investimento di almeno 8 milioni di euro in un impianto di risalita a bassa quota (neanche 1800 metri sul livello del mare), su un crinale battuto da forti raffiche di vento, in un comprensorio che l’anno scorso, per le alte temperature, non è riuscito nemmeno a sparare la neve prima di fine gennaio. Un comprensorio in perdita, che si regge solo grazie al denaro pubblico, usato per pagare un enorme spreco di energia e di acqua.

Per aggirare queste critiche, i proponenti sostengono che la seggiovia funzionerà anche d’estate, con una capacità di 1800 persone all’ora, e con biciclette al seguito. In totale, a pieno carico, sarebbero 15000 esseri umani riversati sul crinale e sulle sponde del lago Scaffaiolo. Un territorio fragile, che d’estate è già molto frequentato, visto che lo si raggiunge con una camminata di un paio d’ore, su strada forestale. Prosegui la lettura ›

Calendario di Wu Ming, ottobre-dicembre 2023. Ultime occasioni di incontrarci prima del «Sabbatico»

Sergio Chakotino, «Scrittori», 2023.

Dopo un anno a girare come trottole, o coppie filuzziane durante il frullone a chinino, attraversando l’Italia in lungo, in largo e in diagonale, il momento di fermarci è quasi giunto.

Ebbene sì, stiamo per prenderci un periodo «sabbatico»: trasferte sospese, impegni pubblici col contagocce. Ciascuno di noi ha in cantiere un romanzo, e gran parte del 2024 ci vedrà dediti soltanto a scrivere.

Resta aperta solo una fessura di calendario, quella per Radio Ufo 78, il progetto letterario-musicale di Wu Ming 1 & Bhutan Clan. Se arriveranno inviti da non troppo lontano, nei mesi a venire c’è ancora spazio per qualche data. La scheda artistica è qui. Un assaggio acustico qui.

Il nostro sabbatico non riguarderà le presentazioni di Se vi va bene bene se no seghe, la biografia di Valerio Minnella scritta da lui medesimo insieme a Wu Ming 1 e Filo Sottile. Valerio e Filo andranno avanti a presentarla. Le date già fissate sono qui.

Qui sotto, invece, date e dettagli dei nostri ultimi appuntamenti. Un mix di “postille” al tour di Ufo 78, blitz in Belgio Francia Grecia Catalogna, e spettacoli d’arte varia.

Se ci incrociate lungo la via ci fa piacere.

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«Pico Mariani», nono racconto in musica estratto da Veglione rosso

Il n. 16 di rue de la Tour d’Auvergne a Parigi. Negli anni Venti fu la sede delle cooperative di lavoro italiane e di una trattoria molto frequentata dagli antifascisti.

Quando ascoltiamo la storia di una persona uccisa dai fascisti, ci aspettiamo sempre un epilogo violento. Invece, anche le bastonate e le torture possono essere letali a distanza di tempo, come una fibra d’amianto.

Pico Mariani morì a Parigi, nel 1926, e il suo nome non starebbe in Veglione rosso, se attorno a lui non ci fosse stata una vasta comunità di esuli correggesi, gente che se lo ricordava malato ancor prima di emigrare. Anzi: che se lo ricordava emigrante proprio perché malato, rotto nel fisico dagli attacchi squadristi, e costretto a scegliere tra la fuga all’estero e la certezza di una nuova, fatale aggressione. Prosegui la lettura ›

La fine di FICO, ovvero: dieci anni di negazione dell’evidenza

Viva la iena!

Ormai se lo aspettavano anche i sassi. L’unico dubbio era sui tempi dell’agonia terminale. Eppure, in meno di ventiquattr’ore, l’annuncio si è già trasformato in una notizia bomba: Oscar Natale Farinetti ha deciso di chiudere FICO, l’inquietante Fabbrica Italiana COntadina, figlia della sua Eataly e del «modello Expo 2015», nata sei anni fa nell’area dei mercati generali (CAAB), alla periferia nord-est di Bologna, su un terreno di proprietà del Comune, del valore di 55 milioni di euro, ceduto gratis per quarant’anni e senza bando di gara al presunto “uomo della Provvidenza”, un imprenditore amico di Matteo Renzi (quand’era in auge).

Gli amministratori bolognesi sono rimasti folgorati da questo progetto, lo hanno appoggiato in tutti i modi possibili, ripetendo come un mantra che avrebbe portato a Bologna tra i 5 e i 10 milioni di visitatori all’anno. L’urgenza di completare, nelle sue vicinanze, una strada a quattro corsie è stata più volte giustificata con la necessità di portare le masse alle porte di quest’osceno parco giochi del «food». Lo stesso si è detto per la navetta, sempre deserta, in partenza dalla stazione centrale. Infine, pure la Linea Rossa del nuovo tram porterà lì, come promesso fin dai giorni dell’inaugurazione. Porterà lì, ma intanto FICO chiude. Prosegui la lettura ›

Religiographies | Sul fare “buon uso” dell’esoterismo, di Wu Ming 1 + Introvigne su La Q di Qomplotto

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Speciale a cura di Wu Ming 1.

Religiographies è «una rivista scientifica ad accesso aperto e a revisione paritaria, dedicata al campo degli studi religiosi, che mira a promuovere un approccio interdisciplinare ai fenomeni religiosi, incoraggiando il dialogo tra storici, sociologi, antropologi, studiosi di letteratura, filosofi e psicologi. Inoltre, cerca di discutere gli argomenti spesso trascurati dalle scienze sociali e umane, come il misticismo, l’esoterismo e la spiritualità.» La pubblica la Fondazione Giorgio Cini.

Un nuovo numero – n.1, anno II, 2023 – è da poco online. Nella sezione «Eterografie» contiene un mio articolo, «Sul fare “buon uso” dell’esoterismo. Appunti 2022» (pdf), disponibile anche in traduzione inglese. [Aggiornamento: qui una traduzione in castigliano].

Ecco l’indice:
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Difendere la Terra di Mezzo: 4 interviste a Wu Ming 4

A due settimane dall’uscita della nuova edizione di Difendere la Terra di Mezzo (Bompiani, €14) segnaliamo quattro interviste a Wu Ming 4, molto diverse tra loro per taglio e argomentazioni. Quattro frecce scagliate nel dibattito riaccesosi in occasione del cinquantennale della morte di J.R.R. Tolkien, che ha visto scendere in campo più o meno tutti gli studiosi e commentatori nostrani, ma che purtroppo ha finito per riproporre non pochi luoghi comuni.  Prosegui la lettura ›