Da oggi sull’edizione online della rivista Internazionale trovate la prima puntata di una nuova messa a punto di Wu Ming 1 su QAnon, cospirazionismi, pandemia e social media. Citiamo dall’introduzione:
«Con ogni probabilità partito come una burla, QAnon sta giocando un ruolo importante nella campagna elettorale americana, sta mettendo in difficoltà gli amministratori delle grandi piattaforme social ed è a tutti gli effetti una rete – o una setta, a cult, come sempre più spesso è definito – globale.
Del tema mi sono occupato più volte. In particolare, nell’ottobre 2018 ho scritto un’inchiesta in due puntate dove segnalavo le strane risonanze tra QAnon, le controinchieste sugli “abusi rituali satanici” condotte dal Luther Blissett Project negli anni Novanta e il romanzo Q, uscito in Italia nel 1999 e pubblicato negli Stati Uniti cinque anni dopo.
Nel 2019 il fenomeno è sembrato calare di intensità. In realtà ha continuato a estendersi e a ramificarsi. Poi sono arrivati il nuovo coronavirus e i lockdown. La situazione si è evoluta e aggravata, ed è necessario rifare il punto. Prosegui la lettura ›