No Passante e parco Don Bosco: a Bologna il dissenso costa.


Tra aprile e luglio dello scorso anno, il Ministero dell’Ambiente metteva insieme le scartoffie per prorogare fino al 2029 il decreto di compatibilità ambientale del Passante di Bologna: diciotto corsie di autostrada urbana nella periferia nord del capoluogo emiliano, a circa tre chilometri dal centro città.

In quello stesso periodo, a maggio, l’Emilia-Romagna si trovava coinvolta in una drammatica alluvione, con lo straripamento di ventitré corsi d’acqua, più di 250 frane, diciassette vittime umane e danni per oltre dieci miliardi di euro.

Nel frattempo, al Tribunale Amministrativo di quella stessa Regione, pendeva il ricorso dell’associazione AMO Bologna contro il decreto favorevole al Passante (del 2018) e soprattutto contro la sua proroga, in fase di approvazione. Troppi elementi erano cambiati in cinque anni e le analisi di Autostrade per l’Italia non ne tenevano conto. Basti pensare che nel chiedere la proroga, – con una relazione di quaranta paginette, – il responsabile del procedimento, Fabio Visintin, presentava i dati sulla qualità dell’aria del 2020, l’anno del confinamento per la pandemia! Prosegui la lettura ›

Tornare nel Delta al tempo della crisi climatica. Per cambiare gli sguardi e i metodi d’intervento sui territori

L’area nordadriatica occidentale nell’anno 2100 con il mare più alto di 1 metro rispetto a oggi. Mappa interattiva curata dall’artista Alex Tingle a partire dal 2006.

[Tornare nel Delta al tempo della crisi climatica è stato distribuito per la prima volta in forma di opuscolo il 31 ottobre 2024, alla Factory Grisù di Ferrara, durante la prima presentazione del romanzo di Wu Ming 1 Gli uomini pesce. La diffusione del documento è proseguita a novembre, cogliendo le occasioni di altri eventi nel basso ferrarese, in Polesine, nella bassa bolognese. Oggi appare per la prima volta on line e ci auguriamo che viaggi, faccia discutere, solleciti prese di parola in altri territori. Lo ha scritto un’informale e multidisciplinare accolita ed è il primo frutto di un biennio di discussioni, letture condivise e soprattutto erranze nei territori qui descritti. Buona lettura, buoni vagabondaggi. WM

di Sandro Abruzzese (insegnante e scrittore); Marco Belli (insegnante, scrittore e fotografo, direttore artistico di Elba Book Festival); Davide Carnevale (ricercatore e docente di antropologia visuale, Università di Ferrara); Cassandra Fontana (ricercatrice in studi urbani, Università di Firenze); Sergio Fortini (architetto-urbanista, co-fondatore di Metropoli di Paesaggio); Marco Manfredi (attore, viandante, studioso dei rapporti tra cinema, narrazioni e territorio); Michele Nani (storico, ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche – Ferrara); Giuseppe Scandurra (antropologo, Università di Ferrara) e Wu Ming 1 (scrittore e saggista, originario del Basso Ferrarese)

Si tramanda che nel secolo scorso, nelle miniere di carbone di varie parti del mondo, a fronte del pericolo rappresentato dal grisù e in assenza di sistemi di ventilazione, i minatori portassero con sé un canarino in gabbia. Molto più piccolo e dunque più sensibile al gas, il canarino cominciava ad agonizzare ben prima che i minatori sentissero gli effetti di quel che stavano inalando. Quando l’uccello cominciava a soffocare, era segno che la miniera andava evacuata.

Da qui la nota metafora del «canarino nella miniera», usata anche dal meteorologo Luca Mercalli durante una conferenza di alcuni anni fa, in un centro del Basso Ferrarese [1]. Il Delta è il canarino, ovvero l’area più esposta, quella a cui guardare per capire meglio gli effetti del cambiamento climatico. Prosegui la lettura ›

In Italia è tempo di (ri)scoprire Serge Quadruppani. Da oggi in libreria «La breve stagione»

Copertina di La breve stagione

L’illustrazione di copertina è di Andrea Calisi.

Con il nuovo titolo La breve stagione, da oggi è in libreria – con una postfazione, o meglio, un «saggio rapsodico» di Wu Ming 1 – la nuova edizione italiana del romanzo di Serge Quadruppani Colchiques dans les prés. Alla buon’ora.

Pubblicato nel 2003 nei Gialli Mondadori come La breve estate dei colchici, dopo alcune settimane in edicola il libro scomparve, risucchiato dal mitico magazzino dei «numeri arretrati». Sorte rappresentativa di quanto accaduto al corpus delle opere di Quadruppani tradotte in italiano.

Parliamo di tredici titoli usciti per sette diverse case editrici nell’arco di ventun anni. Uno spagliamento, come si dice di un fiume che, anziché raggiungere la foce, esce dall’alveo e si perde qua e là. Una situazione caotica che ha confuso lettrici e lettori, ostacolando la conoscenza di un autore fondamentale.

L’opera di Quadruppani trascende di molto il polar e ogni altra incasellazione di genere. Speriamo che il ritorno di una delle sue storie più tese e poetiche incoraggi una riscoperta, che in molti casi sarà scoperta tout court.

La breve stagione è ordinabile in qualunque libreria, fisica o virtuale, e direttamente dal sito di Alegre. Traduzione dal francese di Maruzza Loria.

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La collana Quinto Tipo: un bilancio, un requiem e un’autocritica sul concetto di «oggetto narrativo non identificato»

titoli della collana Quinto Tipo

Alcuni libri della collana Quinto Tipo (ventidue titoli in tutto), diretta da Wu Ming 1 e Pietro De Vivo per le edizioni Alegre dal 2014 al 2024.

di Wu Ming 1

INDICE
1. A dieci anni da Diario di zona
2. In quanti radar sono entrati gli oggetti alieni?
3. Può una collana diventare un collettivo?
4. Del non vedere l’insieme
5. ONNI soit qui mal y pense
6. Che cos’è un UNO?
7. NIE wieder
8. Distruzione delle cornici
9. UNO e canone letterario italiano
10. Con ogni mezzo necessario
11. L’essenza del progetto è apparsa a metà strada
12. Se proprio devo indicare un fior fiore
13. La R di…
14. The End

Sei mesi fa, in occasione dell’uscita del libro di Paolo La Valle Gli automotivati, annunciavo la chiusura della collana Quinto Tipo delle edizioni Alegre, da me diretta per dieci anni, in collaborazione con Pietro De Vivo.

Nel farlo, rinviavo a oggi, 18 novembre, un bilancio di quell’esperienza. Prosegui la lettura ›

«Gli uomini pesce», secondo speciale dedicato al romanzo: nuove ristampe, viaggi, recensioni, interviste

Negli ultimi giorni di luglio del 2022 la notizia fece scalpore in mezzo mondo. Grazie a Enea, Virginia e Valentina di Dieci04 per la rassegna stampa.

Ancora emozionati per la serata di ieri al cinema Modernissimo di Bologna*, avviamo questa seconda carrellata su Gli uomini pesce con la notizia di una nuova ristampa, la seconda in un mese. Un mese esatto, visto che il libro è uscito il 15 ottobre scorso. Alla tiratura iniziale di ventimila copie e alla prima ristampa di cinquemila, se ne aggiungono altre tremila. Grazie a tutte e tutti.

Finalmente il lungo tour è partito. Lo ha fatto, com’era giusto, da Ferrara. La sera del 31 ottobre la “sala macchine” della Factory Grisù era gremita di persone, come racconta Emanuele Gessi in questo articolo.

Durante la presentazione abbiamo distribuito in anteprima, in forma di opuscolo, un pamphlet intitolato Tornare nel Delta al tempo della crisi climatica. Lo ha scritto un gruppo di lavoro multidisciplinare – di cui anche Wu Ming 1 fa parte – che da oltre un anno si riunisce periodicamente a Ferrara e compie sopralluoghi nel Delta e nel Delta-Delta. Prosegui la lettura ›

«Cantalamappa». Tutte le storie in un unico volume, da oggi in libreria

Cantalamappa Omnibus

L’ultima volta che abbiamo incontrato Guido e Adele… Ma sì, alla veglia! La veglia degli ufofili sul monte Quarzerone, tra le pagine di Ufo 78. Un cameo in perfetto stile Cantalamappa. E certamente faranno nuove apparizioni. Incrociarli è un destino.

Per chi invece non li conosce ancora, o li ha intravisti solo nel nostro ultimo romanzo collettivo, diciamo che Guido e Adele Cantalamappa sono i personaggi principali di una trentina di racconti che abbiamo scritto a metà degli anni Dieci per lettori e lettrici in tenera età, e per il loro genitori, parenti, fratelli e sorelle più grandi. Racconti di viaggio, dove i luoghi si rivelano per quel che sono: non semplici punti sulla superficie della Terra, e nemmeno spazi che contengono vite, ma nodi dove s’intrecciano storie, tempi, leggende, curiosità e desideri.

Le imprese di Guido e Adele finora erano separate in due libri, Cantalamappa (2015) e Il ritorno dei Cantalamappa (2016). Ora le abbiamo raccolte in un unico volume. S’intitola Cantalamappa. Tutte le storie (ElectaJunior). Prosegui la lettura ›