Annunci, spizzichi, frammenti

Luglio 6th, 2008

ATTENZIONE, LA DATA DI CASTEL SAN PIETRO TERME DEL 16 LUGLIO E’ STATA ANNULLATA.
ABBIAMO APPURATO (MEGLIO TARDI CHE MAI) CHE LA PERSONA CHE CI HA CONTATTATI PER CONTO DELL’ORGANIZZAZIONE, E CHE AVREBBE DOVUTO CONDURRE LA SERATA, FA RIFERIMENTO ALLA GALASSIA DELLA “NUOVA DESTRA” (O EX-TALE, O QUALUNQUE BRAND “POST-POLITICO” O “METAPOLITICO” ESSA ADOTTI PER DEFINIRSI), AREA CULTURALE I CUI OPINION-LEADER PROVENGONO DAI NEOFASCISMI DI VARI PAESI EUROPEI. UNO DI ESSI HA PURE TENUTO UNA LEZIONE ALLA “SCUOLA POLITICA” DEI GIOVANI PADANI. UN ALTRO E’ TRA I RESPONSABILI DELLA CONFUSIONE CHE REGNA IN ITALIA (E SOLTANTO QUI) SULLA FIGURA E L’OPERA DI J.R.R. TOLKIEN, DA MOLTI CREDUTO UN AUTORE FASCISTA PER VIA DEL NOME DI CERTI CAMPEGGI DI ESTREMA DESTRA.
NOI NON CENSURIAMO NESSUNO, MA CON QUEL NETWORK – PER RAGIONI CHE E’ SUPERFLUO SPIEGARE DATA LA NOSTRA STORIA – NON INTENDIAMO AVERE A CHE FARE NE’ DIRETTAMENTE NE’ INDIRETTAMENTE. NOI PER I CAZZI NOSTRI, LORO PER I CAZZI LORO.
E FIN QUI IL CONDUTTORE. MA L’ORGANIZZAZIONE STESSA E’ INDICATA, NELLA SEZIONE LINK DI UN SITO WEB DI NUOVA DESTRA, TRA I SOGGETTI “AMICI”. NON SAPPIAMO SE LA COSA SIA FONDATA O MENO, NE’ CHE PESO DARLE. UNICO DATO CERTO: QUEST’ORGANIZZAZIONE CI AVEVA APPIOPPATO IL CONDUTTORE.
INSOMMA, POCA CHIAREZZA, TROPPA CONFUSIONE DI RUOLI ED ENUNCIATI. ABBIAMO RITENUTO INADATTI PRESENTATORE, CONTESTO E – SOPRATTUTTO – MODALITA’ CON CUI SIAMO STATI APPROCCIATI (TACENDO LE IMPLICAZIONI DI CUI SOPRA, BENCHE’ FOSSE IMMAGINABILE LA NOSTRA OPINIONE AL RIGUARDO).
CI  DISPIACE MA NOI STIAMO NOTORIAMENTE DA TUTT’ALTRA PARTE.
LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E RIUNIONE PER TUTTI, BUON FESTIVAL, BUONA ESTATE, MA ZERO INCIUCI.
RIPETIAMO: ZERO INCIUCI.

Quindi a luglio rimane una data sola:

Mercoledì 23 luglio, CESENA
h. 21.00, rassegna “Autori sotto le stelle”, Chiostro di San Francesco
Una collaborazione tra Libreria Mondadori e Assessorato alla Cultura
IN CASO DI MALTEMPO gli incontri si terranno al Cinema San Biagio Read the rest of this entry »

E Lawrence d’Arabia sconvolse Oxford – Il “Corriere della sera” su SDM

Giugno 13th, 2008

Reduce di guerra, cambiò la vita dei compagni. Tra i quali Graves e Tolkien
Saghe. Il rientro all’università del condottiero del deserto: Wu Ming 4 ne reinventa i giorni e gli incontri

di Ranieri Polese

Il protagonista è lui, Thomas Edward Lawrence, secondo dei cinque figli di Thomas R. T. Chapman e di Sarah Junner, più conosciuto con il nome di Lawrence d’ Arabia, che tutti ormai associano all’ immagine di Peter O’ Toole nel film (1962) di David Lean. Il romanzo (Stella del mattino di Wu Ming 4, Einaudi Stile Libero, pagine 391, 16,80) ce lo presenta all’ indomani del 1918. Deluso e ferito da come i potenti riuniti al tavolo della pace a Versailles hanno ignorato le richieste degli arabi, il condottiero della «rivolta del deserto» è tornato a Oxford, nell’università in cui si era laureato in archeologia. Ha ottenuto una borsa di studio per scrivere le sue memorie, ma ad apertura di libro lo vediamo disperato e confuso: ha lasciato il manoscritto nella stazione di Reading e non sa come fare a riscrivere tutto. Read the rest of this entry »

Wu Ming 4 a Fahrenheit, Radio 3 – Ecco l’audio della trasmissione

Giugno 11th, 2008

FAHRENHEIT, RADIO 3 – WU MING 4 PARLA DI STELLA DEL MATTINO
Mp3, 160kbps, 27:58
Trasmissione andata in onda l’11/06/2008, condotta da Marino Sinibaldi. Wu Ming 4 ospite in studio.
Versione light mp3, 112kbps, 27:58

Per ordinare il libro cliccare qui.

Una precisazione storica sulla “guerra santa” – di Wu Ming 4

Giugno 6th, 2008

Al-Jihad fi sabili-llah - lo sforzo sulla Via di Allah
Qualcuno (uno solo, per la verità, su un foglio di estrema destra) ha voluto farmi notare che nel prologo di Stella del mattino avrei commesso un errore marchiano definendo la lotta di liberazione araba dal dominio turco “guerra santa” (pag. 4). In sostanza mi viene fatto osservare che non ci può essere guerra santa tra due popolazioni islamiche.
Bé, formalmente è vero, ma – è proprio il caso di dirlo – le vie del Signore, come quelle della storia, sono infinite.
A monte dell’obiezione c’è un vecchio equivoco e cioè il fatto che siamo abituati a tradurre con “guerra santa” il termine arabo jihād, concetto più complesso, che ha almeno tre accezioni diverse a seconda dei contesti.
Letteralmente jihād significa “sforzo”, con riferimento a una lotta interiore per la salvaguardia della fede dalle tentazioni del mondo. Questa è l’accezione storica originaria della parola data da Maometto nel Corano. In un secondo tempo jihād ha indicato il combattimento in difesa della comunità dei fedeli dagli assalti esterni, e solo da ultimo la battaglia armata per la conversione dei non-islamici.
[N.B. oggi la legittimità di quest'ultima interpretazione è per altro messa in discussione da una parte del mondo islamico.]
A pensarci bene, un destino simile ha avuto il termine “crociata”, che in origine era carico di significati analoghi, ma poi ha finito per identificare una spedizione armata in difesa dei luoghi santi. Read the rest of this entry »

CONTRORDINE, COMPADRES: PRESENTIAMO “STELLA DEL MATTINO”

Giugno 3rd, 2008

Five men on the road

Esausti dopo il tour di presentazioni di Manituana (durato più di un anno) e i mini-tour all’estero, nonché intenzionati a concentrarci sulla scrittura, pensavamo di tirare i remi in barca, così negli ultimi tempi abbiamo declinato decine di inviti (fatta eccezione per Pontiac, che ha una vita on the road tutta sua).

Tuttavia, dopo l’arrivo di diversi commenti assai articolati a Stella del mattino e un paio di recensioni molto interessanti, abbiamo pensato che fosse utile fare qualche apparizione in giro, per dare l’occasione di discuterne anche dal vivo.

Le energie al momento sono quelle che sono, quindi faremo pochissime date (praticamente Roma, Milano e il cortile di casa), ma forse WM4 farà qualche altra puntata estiva.
Chi si trova nei seguenti paraggi è avvertito: Read the rest of this entry »

Intransigenti con noi stessi

Maggio 21st, 2008

Sul suo blog, Giuseppe Genna intervista Wu Ming 4 su Stella del mattino. Qui sotto, uno stralcio di risposta. Il testo completo è qui.

Credo che mentre il Paese sprofonda, decade, marcisce, esista un pezzo di società che va in tutt’altra direzione. A questa parte sana va ascritta quella produzione letteraria che si muove verso un’assunzione di responsabilità narrativa (se mi passi il termine). Esistono romanzi che pretendono ancora di raccontare il mondo, di tenere alta l’attenzione del lettore, di scavare nel passato o nel presente per restituire alle narrazioni un afflato collettivo. La narrativa nasce rivolta alla collettività, è per questo che si pubblica, cioè si rende pubblico ciò che si scrive, perché si presume che altri possano rispecchiarsi in quello che scriviamo, che ne vengano coinvolti. Come dice Mario Tronti, la scrittura è sempre un corpo a corpo con la storia, oppure, aggiungo io, non è niente. Questo perché la storia è ciò in cui siamo immersi, è il luogo dove viviamo. Quindi, come dicevo, non è mai indifferente cosa si racconta e come lo si racconta.
Per venire a Lawrence, la considerazione potrebbe essere questa. La letteratura ha sempre avuto questa capacità magica di farci immedesimare in altre persone e viaggiare in altri luoghi, ovvero di farci uscire da noi stessi per vedere le cose con occhi diversi. Il sabotaggio dei segni dominanti passa attraverso storie che allargano gli orizzonti di senso e scavano gallerie sotto le macerie del Paese che ci crolla addosso. Essere altrove, per Lawrence come per noi, significa trovarsi là dove non si è attesi, scartare, battere nuove piste, con coraggio, riuscendo a fare in pochi il lavoro di molti. Prendere coscienza del proprio percorso condiviso senza bisogno di farsi compagine, lobby, mafia, esercito. E’ solo così che la parte sana del Paese può sperare di uscire dal pantano, conducendo una guerriglia culturale per “bande”, aprendo vie di fuga, creando prerequisiti di futuro possibile. In mezzo al caos calmo che ci circonda non ci sono rendite di posizione da mantenere, non se si conserva un briciolo di onestà intellettuale. Il deserto può essere attraversato, mappato, percorso in molte direzioni. Per parte loro, i narratori devono dimostrare, prima di tutto a se stessi, di essere in grado di farlo.

Fanti e fate. Una risposta per immagini ai recensori di Stella del mattino

Maggio 16th, 2008

Dedicato a Saverio Simonelli, R. S. Blackswift, Monica Mazzitelli, Tommaso De Lorenzis.

di Wu Ming 4

L\'Achille di Britannia

C’è un’immagine significativa che apre una delle prime poesie di Robert Graves, The Poet in the Nursery (1916): il giovane poeta armeggia tra gli scaffali di un’oscura biblioteca, proprio sotto lo scranno del poeta antico, cercando di coglierne i fugaci borbottii.
Ovviamente Graves pensava a se stesso, ma novant’anni dopo i ruoli appaiono invertiti ed è proprio lui a starsene seduto in cima al seggiolone, al livello degli scaffali più alti, mentre noi ci barcameniamo là sotto.
Il fatto è che serve una buona dose di presunzione per mettere i piedi nel piatto altrui; pretendere di entrare nella mente di uomini che hanno attraversato il Secolo Breve col passo dei giganti; intromettersi a forza nelle loro vite private, relazioni, conflitti. Capita che a un certo punto una vocina nella testa ti dica: “Ma non ti vergogni?”, tanto ti sei intrufolato in casa d’altri, a rovistare nei cassetti e nel cestino della carta straccia.
Eppure – ti giustifichi – non c’è stata effrazione, la porta era aperta. Cercavi qualcosa, qualsiasi cosa, un filo d’Arianna, un indizio che riconducesse l’uno all’altro, come il detective privato di un romanzo americano. Hai camminato per le strade, nei parchi, ti sei inerpicato su per la collina, in mezzo alle mucche, per vecchi sentieri.
Alla fine ti ritrovi a leggere le parole di lettori acuti, rincuoranti, e capisci che il gioco è valso la candela. Read the rest of this entry »

Recensione di Stella del mattino su “Internazionale”, 15/05/2008

Maggio 16th, 2008

Stella del mattino
Wu Ming 4, Einaudi, 401 pagine, 16,80 euro

Oxford, 1919. La prima guerra mondiale è appena terminata. Tra i tanti reduci dei campi di battaglia ci sono anche tre giovani destinati a un brillante futuro da scrittori: Robert Graves, J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, tutti alle prese con gli incubi e i traumi psicologici causati dai combattimenti. Ma il personaggio più ambiguo e tormentato è il protagonista T.E. Lawrence, il leggendario Lawrence d’Arabia, che con il suo arrivo risveglia la curiosità degli abitanti della cittadina. Perché è tornato a Oxford? È davvero un eroe? Chi c’è dietro la misteriosa sigla S.A. a cui è dedicato il libro di memorie che Lawrence sta scrivendo? Stella del mattino conferma che i romanzi del collettivo Wu Ming riescono bene sia quando i suoi membri lavorano in gruppo sia quando scrivono da soli. Ancora una volta, l’intreccio di verità storiche ed emozioni inventate funziona perfettamente e ci regala un racconto appassionante e profondo, che si snoda tra le biblioteche inglesi e le sabbie dei deserti arabi.

Per ordinare il libro clicca qui.

P.S. Già che ci siamo, segnaliamo pure questa.

“Serviva coraggio. E Wu Ming 4 ha dimostrato di averne da vendere.”

Maggio 11th, 2008

Due recensioni di Stella del mattino, che affrontano il libro da due diverse angolazioni.
La prima, scritta da Monica Mazzitelli, è sul sito di Giuseppe Genna. Si intitola “Stella del mattino romanzo beyond-gender“. Eccone uno stralcio:

Stella del mattino è un romanzo sentimentale* che mette una pietra tombale sopra le distinzioni di genere, nel senso che è “beyond-gender”: smette di porsi il problema. Una narrazione con profondità e sensibilità femminile che descrive atti virilmente maschili messi a fuoco su protagonisti spesso omosessuali [...] Il fulcro di Stella del mattino è il valore dell’amicizia, del cameratismo in senso letterale. Poesia degli affetti che restano incontaminati anche nella puzza marcia delle trincee, e perfino nel tradimento. Grandi tradimenti generati da grandi amori… Continua qui »

La seconda recensione è di Tommaso De Lorenzis ed è apparsa su L’Unità di oggi, 11 maggio 2008. La riportiamo di seguito. Read the rest of this entry »

Lawrence, Genova e noi

Maggio 8th, 2008

Sapevamo che ne avrebbe scritto. Non poteva resistere. L’uomo dalla barba nera, uno dei due cervelli di R. S. Blackswift (scrittore collettivo, autore del romanzo Monocromatica, Colorado Noir Mondadori, 2007) ha pubblicato sul proprio blog un lungo commento a Stella del mattino e al saggio New Italian Epic.
L’uomo dalla barba nera è un compagno di viaggio: dagli anni Novanta ha attraversato i movimenti, le lotte, i network, gli scazzi, le comunità, condiviso successi ed errori e ancora si sbatte, si sbatte per Genova, per la memoria di quel che è accaduto, per informare su come vanno i processi etc.
A partire da un breve scambio di mail, l’uomo dalla barba nera affronta uno dei livelli allegorici di SDM. Il titolo del pezzo è preso dall’incipit della Poetica di Aristotele, nella traduzione “alternativa” proposta da Gilbert Murray (cap. 3 del romanzo).
A prescindere da come andrà, questa è già una pietruzza miliare della discussione sul libro… e su quel che gli sta intorno.

Aggiornamento: qui si esprime anche l’altra metà di Blackswift.