Teatro Gustavo Modena - Genova - Lunedì 3 maggio 1999
Presentazione di Q di Luther Blissett
matteo galiazzo
 

C'è questa presentazione di Q e io non ho letto il libro ma ci vado lo stesso per vedere se è il caso di comprarlo. Ci sono due dei quattro autori totali, e quattro intellettuali.
Tutto inizia con un prologo di uno dei due autori che si chiamano Luther Blissett, e si riferiscono l'uno all'altro dicendo il mio omonimo. Nel prologo dice che non si può far finta di niente e che Luther Blissett è contrario all'intervento della Nato. Ma adesso parliamo pure del libro, dice, concludendo il prologo.

Interviene uno degli intellettuali che servono a cominciare a illustrare il libro a noi che non l'abbiamo letto, per invogliarci magari a comprarlo, ma questo intellettuale storico che è venuto a parlare del libro il libro non l'ha mica letto nemmeno lui, però vuole riallacciarsi a quello che Luther Blissett ha detto nel prologo per dire che non si può essere a priori contro la Nato, sennò si fa l'errore inverso ma uguale, in quello che dice la Nato c'è anche della verità, dice lo storico.

Ma adesso parliamo pure del libro, dice.

L'immagine negativa di Milosevic è stata costruita a tavolino per conto della Croazia da un'agenzia pubblicitaria che ha suggerito ad esempio di non riferirsi mai alla Federazione Jugoslava come Jugoslavia, bensì di chiamarla sempre e soltanto Serbia, dice un Luther Blissett. E poi hanno fatto questa cartina, quella che mostra sempre Gad Lerner in cui il Kossovo è di un colore più simile a quello dei paesi della Nato, mentre la Serbia c'ha un colore isolato.

Ma adesso parliamo pure del libro, dice.

Perché noi non siamo neanche a favore dell'UCK, fa l'altro Luther Blissett, perché l'altro giorno a Bologna c'era la manifestazione a favore dell'UCK e questi qui sono come Milosevic, vogliono la Grande Albania, e c'erano questi quattro sfigati che giravano per Bologna sventolando la cartina della Grande Albania e questa Grande Albania comprende anche la Puglia, lo sapevate?

Ma adesso parliamo pure del libro, dice.

E anche la faccenda della battaglia del campo dei merli del milletrecentoerotti, in cui si dice che bla bla bla i serbi hanno fermato l'avanzata turca e lì è nata la nazione serba, è tutta una balla perché l'esercito turco era composto esclusivamente di mercenari serbi, in mezzo ai serbi c'erano anche montenegrini e albanesi, il comandante dell'esercito turco andava a letto con la sorella del primo ministro serbo, lo zio del papa era un giapponese e si chiamava Marta Russo.

Ma adesso parliamo pure del libro, dice.

Tutto dipende dal Kazakistan e dal petrolio che c'è lì. L'Arabia Saudita diventerà una pozzangheretta in confronto, vi dico. Vogliono fare un oleodotto, però finché i Balcani non sono normalizzati non si può, non possono farci passare questo oleodotto, allora la Nato deve distruggere tutte le possibili fonti di destabilizzazione. Col Giubileo adesso è una brutta faccenda, è tutta una simonia, è tutta una simonia. Sono peraltro convinto che Martin Lutero fosse un povero cazzone, proprio come i fratelli Kennedy in American Tabloid.

Ma adesso parliamo pure del libro.