JUSTIN BOMBOKO

Justin Bomboko lesse il documento e si grattò il capo rasato.
Irlandese del cazzo. Figuriamoci se non pensava al sottoscritto.
Patrick O'Riordan, sbirro irlandese a capo del dipartimento XVIII della Dissuasiva. Pancia tesa sotto giacca e camicia, capelli rossi, arruffati. Venuzze rosse a segnare guance paffute, rasate con cura.
O'Riordan guardò Justin da dietro la scrivania. Lo sguardo esprimeva sottintesi. Lo sguardo era severo.
Mi aspetto un buon lavoro. una faccenda grossa. Le informazioni devono essere dettagliate e utilizzabili, se vogliamo venderle. La voce dell'irlandese era stridula. Fastidiosa.
Ti ho mai deluso, ispettore?
Lo sbirro capo alzò gli occhi dalla scrivania. Fissò due palle glauche sul volto di Justin. Svariate volte, Bomboko. Svariate. Ma so che puoi rendere bene, se ti sto alle costole. Ora di far carriera, Bomboko, non credi? suggerì lo sbirro in tono gioviale. Poi si concesse un paio di secondi di silenzio, tenendo gli occhi in quelli di Justin. Alla fine abbass lo sguardo. Puoi andare, agente scelto Bomboko.
Justin Bomboko girò sui tacchi dopo un tentativo di saluto formale. L'ispettore lo intimidiva. Grasso irlandese del cazzo.
E, agente Bomboko!
Sì, ispettore?
Cerca di scrivere i rapporti in un inglese comprensibile.