Indice di /Giap/ #30 - Dissonanze & risonanze transnazionali - 21 febbraio 2001
 
 

1. Problemi connessi alla pubblicazione in francese di Q (ribattezzato L'oeil de Carafa)
2. Novità sul sito: commenti su AdG (part 3), presentazione di Havana Glam
3. Presentazioni AdG: Dissonanze, risonanze e un'errata corrige
4. L'EZLN al DF: Wu-ming Sì è partito!
5. A Trieste per il G8 sull'ambiente
6. Attacco all'informazione on line: un aggiornamento da Peacelink
7. Un lettore segnala: AdG con lo sconto del 25%
 

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bruttina, eh? :-)



[Ad aprile le francesi Editions du Seuil pubblicheranno Q. Siccome in francese "Q" ha lo stessa pronuncia di "cul", hanno cambiato il titolo, e il romanzo si chiamera' L'oeil de Carafa [L'occhio di Carafa].
Quanti hanno criticato il linguaggio di Q perche' a loro dire "non osava" dovrebbero sapere quant'è difficile rendere in altre lingue frasi lapidarie,  spesso ellittiche (niente copule, ausiliari o servili) e quasi prive di particelle pronominali ("si", "ci", "vi"), articoli partitivi ("dei", "della") e aggettivi possessivi ("mio", "tuo"), tutta roba che in francese è molto difficile eludere:
"Polvere di sangue e sudore chiude la gola"; "Ogni anfratto del corpo brucia;  incrostato di merda e fango: vivo"; "Sospesi nel tempo, la notte cancella il mondo oltre la piazza, più niente. Essere all'altezza del compito."; "Da solo. Andare via subito, cercare lo sbocco della fogna prima che sia troppo tardi"; "Fitta al polso, sempre fasciato stretto,."
Natalie, la traduttrice, ha faticato moltissimo. La versione francese suonava come un vinile rallentato, un 45 giri suonato a 33. Dopo ben due revisioni stilistiche e la correzione di Wu-ming Liang (che conosce bene la langue d'oil), il risultato ancora non ci soddisfa.
Ad ogni modo, è sulla questione del copyright che si stanno verificando le maggiori incomprensioni tra noi e loro. Quella che segue è la nostra comunicazione più recente.]

Cara [.],
[.] abbiamo riflettuto molto sul rapporto instaurato con Le Seuil e sull'eventualità di venire a Parigi.
Per quanto riguarda il lancio del romanzo, tra noi e le Editions du Seuil non sembra esserci alcuna sintonia strategica o stilistica.
Come già detto, il fatto che a Parigi si siano impuntati sulla questione del "no copyright", rifiutandosi di pubblicare una frasetta che non ha creato problemi né in Italia né in Spagna, dimostra che non hanno capito nulla della peculiarità del nostro progetto.
La dicitura francese proposta in alternativa ["Les editions italienne et espagnole sont libres de droits de reproduction electroniques en cas d'usage privé."] è del tutto inadeguata e tralascia un concetto fondamentale della nostra contro-proposta: la libera circolazione telematica (e quindi l'utilizzo pubblico) purché non a scopo commerciale. Questo concetto non è equivalente all'uso personale ("usage privé").
Visto che il vostro "Code de la propriété intellectuelle" sanziona la violazione del copyright se fatta "senza il consenso dell'autore o di chi ne tutela gli interessi", perché non venirci incontro dato che noi tale consenso lo diamo?
Secondo noi è una precisa scelta "politica": la nostra impostazione è vista come una minaccia agli interessi dell'editore.
Per noi è una questione cruciale, discriminante. Non tenerne conto pregiudicherà qualunque promozione del libro (e dei suoi autori) in terra francese, imprimendo a qualunque informazione su Luther Blissett / Wu Ming (entrambi fenomeni basati sul rifiuto della proprietà intellettuale) un inevitabile effetto-boomerang, fornendo buoni motivi per accusarci di incoerenza pratica e inconsistenza teorica, e costringendoci a prendere risolutamente le distanze da Seuil.
Stando così le cose, è meglio per tutti (per noi e per voi) se evitiamo di venire a Parigi. Ci sembra assurdo, infatti, venire a parlare di rifiuto del copyright e quindi a farvi la guerra in casa vostra.
E' altresì fastidioso vedere una frase di ringraziamento al Ministero degli Esteri italiano, istituzione che noi aborriamo e di cui siamo fieramente e coerentemente nemici. Quella frase ci danneggia, reca danno alla nostra reputazione e mina la nostra credibilità politica.
[.] Di certo abbiamo sbagliato a dare la disponibilità per Parigi, pensando che i problemi si sarebbero risolti. Non è stato così: il tira e molla degli ultimi giorni ci ha convinto che quella parigina sarebbe un'esperienza oltremodo sgradevole [.]
 

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Nuovi materiali sul sito.

Terza ondata di commenti dei lettori su Asce di guerra (stavolta, pareri più critici):
http://www.wumingfoundation.com/gallery/commenti_AdG3.html
Continuate a mandarci le vostre recensioni.

Nuova scheda di presentazione di Havana Glam, secondo romanzo di Wu Ming Wu:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/habana.html
 

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[A tutti gli iscritti a /Giap/ presenti alla serata di Torino del 15/2 (e/o a quelle di altre città): mandateci il vostro parere. La vostra impressione è la stessa di L.D.? Feedback, please. Per noi è molto importante. Come solitamente facciamo, salvo vostra indicazione contraria, terremo solo le vostre iniziali e niente e-mail.]

<<Delusione.
Questo è quello che mi viene da dire della presentazione di ieri sera. Avrei dovuto capirlo, perché quando sento uno che dice che Torino è una citta' triste e che manca la vita, so già che piega prenderanno le cose. E mi viene la solita rabbia. Poi rifletto sul fatto che chi lo dice è una persona che ha passato la vita a schioppettare dietro i fascisti perché loro erano i cattivi, e allora mi calmo. E provo per lui quella stessa compassione che si prova per i barboni o per chi fa l'elemosina: li aiuti (a trascinarsi ancora per la durata di mille lire) ma solo perché sei contento di non essere al loro posto.
Avrei voluto dire mille cose, ma non l'ho fatto. Me ne sono dovuto andare, x fortuna non fino in Laos, per evitare di innescare la scintilla che sicuramente sarebbe scoccata, visto l'ambiente. Ho già avuto modo di farlo ed è tempo sprecato, quasi come dividere il mondo in buoni e cattivi.
Solo una riflessione finale.
In guerra puoi fare mille cose. Uccidi, perché sangue chiama sangue, ma c'è modo e modo di dare la morte.
Un colpo basta, il resto è sadismo. E tale rimane, per quanto tu possa girare e rigirare le parole.
la guerra da sola non lo giustifica. C'è anche chi ha combattuto ma ha sempre saputo conservare la dignità.
Fanatico è chi sgozza i bambini in nome di Allah e fanatico è chi taglia il "pistolino" ai suoi nemici nella giungla.
Mi fanno schifo entrambi.
[...] L'ultima cosa che  vorrei è uno come [Vitaliano] a pararmi il culo. Non tanto per la persona in sé, ma perché  io mi fido solo di chi è addestrato a combattere, se di mezzo ci  sono le mie palle. E di chi è addestrato anche a dominare i suoi peggiori impulsi (ammetto che non sempre le 2 cose coincidono, purtroppo), che è la vera forza, la sfida di chi si vuole cimentare nell'arte della guerra.
Gente che decide, senza arte né parte, di imbracciare un'arma e partire, preferisco non averne né a fianco né dietro.
Poi, ovvio, chiunque può cadere nel baratro dell'odio cieco e irrazionale (questi guerrieri fai da te sicuramente + di altri ) ma di solito poi non lo si va a sbandierare ai 4 venti dicendo che si è goduto nel farlo, o si raccontano con gli occhi che brillano i particolari delle varie prodezze.
Resto convinto di quello che ho detto: un colpo basta per uccidere, il resto è sadismo. Lo capisco ma non lo giustifico, e non giustifico che se ne parli se non in termini di autocritica.
Leggendo l'ultimo numero di giap, ho visto che comunque non sono stato l'unico a notare e disapprovare una certa atmosfera nei vs incontri. [...cfr. /Giap/28 e 28bis, N.d.R...]>> L.D.
 


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Errata corrige (cfr. /Giap/29, sezione "Campagna di primavera"): la presentazione ad Arezzo è il 30 marzo, non il 6 aprile.
 

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Sono partite per il Messico le 111 Tute Bianche e le delegazioni di Ya Basta! - Italia che accompagneranno la Comandancia del Esercito Zapatista dal Chiapas alla capitale, dove la questione indigena verrà discussa col nuovo Parlamento. Nella carovana c'e' anche Wu Ming Sì (cfr. /Giap/ 29). Materiali su questo viaggio (documenti e mappe) sono consultabili a questi indirizzi:
http://www.yabasta.it (italiano)
http://www.tutebianche.org (italiano, inglese, spagnolo)
http://www.ezlnaldf.org (spagnolo)
 

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Gli altri rappresentanti di Wu Ming saranno a Trieste il 2-3-4 marzo, alla contestazione del (pressione sul) G8 dedicato all'ambiente, che si svolge dopo il vergognoso fallimento della Conferenza di Amsterdam sul clima e sull'effetto-serra.
http://www.cantieriaperti.org ospita le pagine su questa iniziativa. Se vuoi essere costantemente aggiornato o se hai proposte da fare manda una mail con richiesta di iscrizione a <info@cantieriaperti.org>.

"Otto grandi idioti non valgono una piccola moltitudine..."
 
 

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[Di questa cosa ci siamo già occupati su /Giap/ #27:]
Associazione PeaceLink - Telematica per la Pace

CAMPAGNA CONTRO LE MODIFICHE ALLA LEGGE SULLA STAMPA

Comunicato Stampa - Con preghiera di diffusione - 19 febbraio 2001

Mentre sulle prime pagine dei giornali si celebra la "società dell'informazione", la legge sulla stampa sta per essere modificata nel silenzio dei media. La proposta di legge Anedda (7292/2000),
apparentemente dedicata al reato di diffamazione a mezzo stampa, contiene alcuni pericolosi emendamenti che potrebbero modificare la legge sulla stampa (47/1948) in senso fortemente repressivo, estendendo il reato di stampa clandestina a qualsiasi "periodico, anche se diffuso
a mezzo di trasmissioni informatiche o telematiche, senza che sia stata eseguita la registrazione".

L'associazione PeaceLink ha lanciato una campagna contro le modifiche alla legge sulla stampa, raccogliendo una serie di articoli, documenti e atti parlamenteri all'indirizzo
http://www.peacelink.it/censura

Dove è presente anche un "Appello per la Libertà di Espressione, di Comunicazione e di Informazione in rete", che finora ha raccolto centinaia di adesioni.

L'appello è stato raccolto dal Consiglio Regionale della Toscana, che il 13 febbraio 2001 ha approvato all'unanimità una mozione in cui si chiede al Parlamento italiano "la promulgazione di una vera e propria legge di riforma del sistema informativo, nello spirito del dettato costituzionale, tale da incentivare e salvaguardare, stante il processo di radicale rinnovamento e adeguamento alle nuove esigenze telematiche ed informatiche, anche la produzione di informazione indipendente quale difesa del diritto di espressione".

Il testo integrale della mozione è disponibile all'indirizzo
http://www.peacelink.it/censura/toscana.htm
 
 

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[Messaggio promozionale :-)]

>Chi compra i libri on line puo' essere interessato
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>dove costa lit. 21.100 (10,90 euro), sconto del 25%
>sul prezzo di copertina.

By the way, ribadiamo che dall'1 marzo *AdG* sara' scaricabile gratis dal nostro sito.
 
 

/Giap/ subscribers 20 febbraio 2001: 762