/Giap/ # 9 - FAQ su wumingfoundation.com & altro - 14/05/2000
 

INDICE /GIAP/ #9
- risposte ad alcune domande sul sito di wu-ming e mappa del sito
- recensione di "Libera Baku Ora" da Diario n.19, anno V, 12-18/05/2000
- Un chiarimento su wu-ming e RaiSatZoom

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Abbiamo ricevuto molti messaggi di congratulazioni per il sito, soprattutto per la grafica light ed elegante (volutamente "no frills", senza fronzoli).
Va ringraziato soprattutto Marco Dimitri dei Bambini di Satana, per lo sbattimento e la disponibilita' praticamente illimitata.
Ringraziamo anche Gabriele e tutta la comunita' del Deposito Bulk (Milano) per aver deciso la data simbolica di attivazione del sito, sabato 13/5, in coincidenza con l'iniziativa "Oben-Wuming".

1) fino a mezzogiorno di sabato 13/5 il sito conteneva ancora alcuni bugs : il frame destro della pagina "Giap" non compariva sullo schermo bensì veniva... scaricata sul disco rigido se chi la visitava aveva un browser antiquato, e non comparivano alcune immagini della "Guida ragionata ai nostri links". Marco ha prontamente risolto il tutto.

2) Ogni numero di /Giap/ verrà archiviato entro 2-3 giorni dalla spedizione.

3) I "capitoli in anteprima" dei libri in lavorazione verranno cambiati una volta ogni due mesi fino all'uscita in libreria, e nuovi links aggiunti progressivamente fino a fare della quinta sezione del sito una sorta di portale dell'alterita' e dei movimenti.

4) wumingfoundation.com non è ancora stato indicizzato nei motori di ricerca. A questo proposito vi sarà un'apposita riunione per decidere parole-chiave, metatags, etc.

5) "Pantegane & sangue" resterà nella sezione "Anticipazioni & work in progress" fino alla metà di giugno, dopodiché verrà spostato nella sezione "Downloads".

6) Ci è stato chiesto se la grafica ha un particolare significato. Effettivamente,  il sito si ispira al ciclo dell'acqua (risorsa più preziosa dell'ecosfera e principale emergenza planetaria del nuovo secolo) e al mahjong (májiàng), popolarissimo gioco da tavolo cinese.
Il singolare accostamento ci è stato ispirato da un passaggio dell’introduzione di Lester Brown al rapporto "Stato del pianeta 2000" del Worldwatch Institute (Edizioni Ambiente, o <www.worldwatch.org >):

Uno dei trend meno evidenti è invece l'abbassamento delle falde freatiche. [...] l'impoverimento degli acquiferi è un problema comparso solo da cinquant'anni, cioé da quando le pompe per l'approvvigionamento idrico hanno reso possibile l’estrazione dell'acqua a ritmi superiori a quelli necessari alla ricarica delle falde.
[...] Il sovrasfruttamento degli acquiferi in cina, india, nord-africa, arabia saudita e stati uniti supera i 160 miliardi annui di tonnellate d'acqua. visto che per produrre una tonnellata di cereali occorrono mille tonnellate d'acqua, il dato precedente equivale a 160 milioni di tonnellate di cereali, grosso modo la metà della produzione statunitense. in termini di consumo, ciò significa che l'alimentazione di 480 milioni di persone (su un totale di sei miliardi) è affidata a un uso insostenibile della risorsa idrica.
[...] In cina, dal 1980 l'esplosione economica ha intensificato a tal punto l'uso delle riserve idriche da mortificare qualsiasi criterio di sostenibilità. e ancora una volta le conseguenze non si sono fatte attendere: le falde si stanno abbassando ovunque. nella pianura settentrionale cinese, che da sola produce il 40% del raccolto nazionale di cereali, le falde scendono di 1,6 metri all'anno. dato che il calo degli acquiferi e il dirottamento dell'acqua verso le città stanno ridimensionando le riserve idriche per l'irrigazione, la cina potrebbe essere costretta a importare cereali su vasta scala, fino a destabilizzare i mercati.

7) mappa del sito:

homepage
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|________english (yet to come)
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|________italiano_____manifesto
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  |_______downloads
  | (libri gia' pubblicati)
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  |_______anticipazioni
  |  & work in progress
  | (+ "Pantegane & sangue")
  |
  |_______Giap
  |subscriptions & archivio
  |
  |_______Rassegna stampa
  | italiano, inglese, tedesco...
  |
  |_______links (colpo d'occhio)
    |
    |_____links
    (guida ragionata)
 
 
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da Diario n.19, anno V, 12-18/05/2000
BOLOGNA, QUASI BABILONIA
L'Italia che verrà, raccontata senza troppa allegria

Libera Baku Ora
di Riccardo Pedrini
DeriveApprodi, pp.327, 26.000 lire

Altro che caviale, pistacchi, e tappeti persiani! Oggi Bill Clinton si atteggia a magnanimo allentando l'embargo all'Iran, ma a leggere la science-fiction nostrana non è lontano il giorno della stangata definitiva. Giusto una ventina d'anni. E nella primavera del 2021 anche l'Italia, dove spadroneggia la dittatura del Grande Movimento Popolare, garante della Retta Coscienza, si decide all'intervento diretto in Medio Oriente, inviando le temutissime Guardie d'Assalto, collegate a un Empata da Combattimento, in grado di sgombrare e potenziare la mente dei guerrieri inducendo uno stato di samadhi.
Perché la penisola, nel frattempo, non si è avviata verso laicismi tecnologici, asettici e virtuali, ma è diventata un crogiolo di razze e religioni, con perno a Bologna, la nuova capitale, l'immensa Babilonia da dove un vecchio e diabolico presidente taoista manovra le truppe, per lo più buddhiste ma influenzate da sinistri culti neomitraici (nessuno stupore nell'apprendere che nella realtà Pedrini, maestro di pugilato thailandese, si è aggiunto ai quattro di Luther Blissett per dar vita a un nuovo progetto: Wu-ming, in cinese "senza nome"). In quest'acquario porticato a Marco, studente, può succedere di vedere la propria ragazza massacrata all'improvviso dal mitra di uno dei pochi velleitari Contraristi, e di diventare poi il migliore Empata dell'esercito. Oppure a Jalal, nato nei sobborghi, di essere arruolato tra le Guardie d'Assalto e spedito nell'inferno del Caspio, base logistica degli occidentali, dove tra i rifiuti si aggirano mafiosi, larve e militari con collane d'orecchie umane essiccate al collo, strafatti di Libera Baku Ora, un mix di droghe, ma anche una vecchia canzone nazionalistica azera.
Con un sottofondo di disperazione gradevole e tranquilla, senza mai allegria, senza un sorriso, tutto il libro è giocato - un po' troppo meccanicamente - sul montaggio alternato tra le vicende di Marco, Jalal e le decisioni dell'ambiguo Presidente, che infinbe decide di sottrarsi all'abbraccio soffocante degli Usa, pagando a carissimo prezzo l'ardire. Sono pagine che traboccano di nomi e cognomi, in cui sulle testate delle bombe campeggiano sgargianti McChicken e dove tra i personaggi-chiave spunta persino un luciferino Toni Negri novantenne, Cattivo Maestro da qui all'eternità. Pagine dove ciascuno si avvia alla propria distruzione con calma, al ritmo di un "fandango mortuario e dolciastro, disperato come tutte le belle azioni che da milioni di anni si rincorrono sul pianeta".    MAURO NOVELLI

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Un chiarimento: qualcuno ha chiesto se le prime righe di "Giap #0.6 - Wu-ming Si su Raisatzoom" (25/04/2000) fossero una polemica interna a wu-ming. No. Era una constatazione sulla cornice molto accademica in cui era stato infilato l'intervento telefonico di Wu-ming Sì (Federico), il quale intervento non diceva nulla di diverso da quello che l'intero atelier e' solito affermare nelle interviste e presentazioni pubbliche. Ripropongo qui sotto le righe "incriminate":
 

Ascoltabile on-line un intervento di Wuming Sì su autore, collettivita' e scrittura, nell'ambito di un dibattito sulla "morte dell'autore", dalle avanguardie storiche a Tel Quel, da Foucault alla Rete. Non credo si possa dire che la discussione "lascia il tempo che trova", perche' finita la discussione (decenni di discussione!) quel tempo non lo trovi piu', e' irrimediabilmente trascorso e irrecuperabile. Sia detto senza sarcasmo, ci sono anche spunti interessanti, ma credo che la vita sia altrove (e la narrativa anche) :-)

 
 
                   
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