/Giap/ # 13 – miscellanea & novità – 1/7/2000

 

INDICE:

1- Terminata la stesura di Asce di guerra: nuovi capitoli in anteprima

2- Nuovi testi e servizi su wumingfoundation.com + considerazioni sul sito

3- A proposito di Pantegane & sangue

4- Bruciata la prima tiratura della nuova edizione di Q

5- Perche’ i riassuntini di Q?

 

 

 

1.----------------------

 

Alfine, dopo un anno di “sangue, sudore e lacrime” (ogni giorno una riunione di diverse ore più lo studio delle fonti storiche, il lavoro di scrittura individuale e l’assemblea permanente via telefono ed e-mail) abbiamo terminato la stesura del nuovo romanzo Asce di guerra (Marco Tropea Editore, uscita prevista per ottobre).

In realtà “romanzo” è una definizione di comodo, dato che abbiamo fatto incontrare personaggi veri e immaginari in un modo che verrà senz’altro percepito come “controverso” (poiché si tratta di persone tuttora viventi e di storie successe appena ieri), inoltre abbiamo alternato tantissimi registri - compreso quello saggistico e quello tipico della storia orale (trascrizioni di testimonianze registrate). Infine, alcuni capitoli stanno in piedi anche da soli tanto da poter essere considerati veri e propri racconti. Come al solito abbiamo messo tutte le torsioni narrative e i coups de theatre che ci venivano in mente.

Ora lo spediamo all’editore e partiamo per la Semana Negra di Gijon, dove parteciperemo al pre-lancio dell’edizione spagnola di Q.

Alla sezione “Anticipazioni & work-in-progress” del nostro sito, sono downloadabili due nuovi capitoli in anteprima.

 

 

2------------------------

 

A proposito del sito, abbiamo apportato le consuete modifiche mensili.

Sempre alla sezione “Anticipazioni…”, nuovi capitoli in anteprima anche per 54 (l’opera-monstre su cui torniamo a lavorare da metà luglio).

Due capitoli in anteprima anche da Habana Glam di Wu-ming Wu (Riccardo Pedrini).

Il romanzo breve Pantegane & sangue (inedito su supporti cartacei) è stato spostato – con relativi allegati teorici - dalla sezione “Anticipazioni…” a quella “Downloads”. Poiché più della metà degli attuali iscritti a /Giap/ non può averla ricevuta, segue la presentazione di questo hard-boiled nazi-disneyano.

Alla sezione “Downloads” tutti i libri, oltre che scaricabili gratuitamente, sono ora anche acquistabili (si può scegliere tra Zivago e Internet Bookshop).

 

 

2b----------------

 

Il sito è partito alla grande, con circa 200 visite alla settimana. Poiché  l’indicizzazione nei motori di ricerca non è ancora conclusa, si tratta molto evidentemente di tam-tam, passaparola, chiamatelo come vi pare.

Tuttavia, i contatori messi in ogni pagina ci hanno permesso di rilevare che quasi la metà dei visitatori… si ferma alla prima pagina, senza entrare nelle sezioni tematiche!

Probabilmente non è abbastanza chiaro che il frame sinistro è una pulsantiera. Questo ci fa dedurre che abbiamo un pubblico di neofiti totali della Rete, il che è in un certo senso positivo, non siamo più nelle nicchie di “smanettoni” in cui s’infilava L***** B*******.  Del resto, in Italia il numero di navigatori Internet si è come minimo decuplicato negli ultimi tre-quattro anni. 

In effetti, ci vuole qualche mezz’ora di navigazione per capire che in una pagina qualunque elemento è potenzialmente un link, e allora si fa girare il cursore dappertutto finche’ non compare la manina. Nel caso specifico, appoggiando il cursore sul pulsante, compare il nome della sezione a cui si accede clickando.

Non a caso i visitatori che scelgono "Inglese" poi si fanno il giro di tutto il sito.

Questa spiegazione non ci esime dall’aggiungere una scritta nella prima pagina, che renda il sito più user-friendly.

A proposito di indicizzazione: digitando “wu-ming” su altavista.it, compariamo non solo per primi, ma praticamente per unici, vale a dire che lo spider ha catturato tutte le pagine e te le spiattella una per una. Compariamo per secondi su google.com.

 

 

3-----------------

 

<<Un regalo per i lettori […] Nel corso dell’ultimo mese [aprile-maggio, N.d.R.] sono arrivati nelle librerie italiane i "Disney avventura", romanzi brevi con protagonista Topolino, commissionati a scrittori più o meno professionisti e più o meno famosi. Noi in un certo senso ci siamo rammaricati per non essere stati coinvolti nella marchet... pardon, nell’operazione, dato che avevamo già un canovaccio di storia, ma forse è stato meglio così: non dev'essere facile trattare con una Disney  che da un lato legittima caute aperture "revisioniste" (cfr. i nuovi albi "PK" e "MM") e dall'altro impone limiti alla libera espressione ("La maggiore difficoltà è stata quella, pur lasciando la massima autonomia stilistica ai diversi autori, di favorire una integrazione tra il loro mondo creativo e quello, comunque, preesistente, di Topolino... tutelando alcuni valori basilari e di riconoscibilità [...] Le frizioni tra un personaggio fiabesco e un mondo di umani avrebbero potuto dar luogo a pesanti forme di ibridazione...", Annachiara Tassan, direttore editoriale Disney, da "Il Manifesto" del 26/04/2000). La storia che non ci hanno chiesto è oggi disponibile gratis.]

[in realtà la Disney non detiene il copyright sul personaggio di Mickey Mouse! Sul sito, svariati materiali sull’imbarazzante situazione che la Disney cerca di insabbiare, assieme - a proposito di "valori basilari" - a stralci della biografia non autorizzata di "zio Walt", Walt Disney, il principe nero di Hollywood, Bompiani 1994.]>>

 

<< Sono contrario ai matrimoni misti, interspecifici, perfino tra bestie dello stesso rango. Perché una vacca come Clarabella dovrebbe stare con un cavallo come Orazio? Per non parlare delle unioni tra inferiori e superiori: potrei mai mettermi con una sorca poco antropomorfa, pelosa, col muso lungo e i denti sporgenti, la coda simile a un grosso verme?

Se sorprendessi Pippo a incularsi il mio cane Pluto, lo randellerei a morte.

Appunto, penso che il mondo abbia un certo ordine, e che non lo si debba perturbare: ci sono specie d’alto rango e specie di basso, anche bassissimo rango. Possono convivere nelle stesse città, ma non negli stessi quartieri, e se addirittura si mischiassero geneticamente, dove andremmo a finire? Sarebbe il caos, per strada circolerebbero esseri schifosi, alla scomparsa della bellezza seguirebbe la scomparsa di quella plausibilità estetica che giustifica l’ordine, la disciplina, la gerarchia.

A Paperopoli sono più seri: la città ha un’amministrazione mono-specifica, è tutta in mano alle anatre, e funziona bene, i treni arrivano in orario, le fogne non straripano. Anche Topolinia, in origine, era in mano a noi topi d’alto rango, ma ora è amministrata da politicanti liberali d’ogni specie, che non si preoccupano di mantenerla vivibile, fanno concessioni alle minoranze, aprono le porte a ogni tipo di immigrazione, mettono nelle stesse aule, seduti agli stessi banchi, rampolli di specie praticamente perfette e figli di specie allogene o poco antropomorfizzate. Anche in politica e in polizia, è pieno di “esotici”: tapiri puzzolenti a regolare il traffico, uno gnu assessore alla cultura...

Per non parlare di struzzi che fanno gli editori!

Pensavo a queste cose guardando i piedi, o meglio le zampe, di Fela sulla pedaliera della Plymouth: prima non ci avevo fatto caso, alle sue scarpe rozze e assurde, poi me ne resi conto: questi africani di merda sono ancora troppo bestie, non hanno le dita dei piedi, hanno quegli zoccoli orrendi, roba che qui da noi era già oggetto di disprezzo ai tempi dei miei quadrisnonni! L’Immigrazione  faceva entrare in città ogni specie di feccia primitiva, che poi si comportava come fosse ancora nella prateria, si dava alla delinquenza, si scopava le nostre femmine, attizzata dai loro bei piedini e dagli occhi così espressivi, cerchiati di un bianco purissimo, immacolato. Pensai agli occhi di Minnie. Gli occhi di Mbotu e dei suoi compari avevano assurde pupille gigantesche che sembravano fissare il vuoto, ancora completamente animalesche. Era quello uno dei problemi con gli “esotici”: avevano un altro linguaggio del corpo, non c’era verso di capirsi.>>

 

 

4---------------------

 

La nuova edizione di Q ha già esaurito la prima tiratura (diecimila copie bruciate in meno di due mesi). E’ in ristampa.



 

5---------------------

 

Allo stato attuale, solo il 15% degli iscritti a /Giap/ ha spedito un riassuntino di Q. Forse l’essere tenuti all’oscuro dell’uso che ne faremo inibisce i polpastrelli, e allora tanto vale spiegare: vogliamo analizzarne le costanti (quali personaggi rimangono più impressi e perché, quali spezzoni di trama vengono percepiti come i “muri portanti” della narrazione, quali ambientazioni hanno colpito di piu’ la fantasia del lettore etc.). Basandoci su questi risultati, rimetteremmo mano alla trama per semplificarla senza banalizzarla, fino a ottenere quello che nel gergo del cinema si chiama “trattamento”. Sarebbe nostra intenzione proporre il trattamento alla casa di produzione che ha opzionato i diritti del romanzo, vale a dire la Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis.

All’opra, dunque!

 

 

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Questo numero di /Giap/ è ricevuto da circa 200 iscritti.

Il "Grande Balzo in avanti" ha come obiettivo 1000 iscritti entro la fine dell'anno.

Significa una media di sei "Vo Nguyen Giap" al giorno da qui al 31 dicembre.

Nell'ultima settimana la media è salita a quattro. Possiamo farcela.