Speciale congiunto #Proletkult / #Lamacchinadelvento: isole, pianeti, utopie

Due isole.
Una delle più grandi e una delle più piccole del Mediterraneo.
La Sardegna, 24.090 kmq. Ventotene, 1,54 kmq.

Nei giorni scorsi, mentre a Cagliari Wu Ming 2 e Wu Ming 4 chiudevano il Proletour in una piazza Garibaldi gremita all’inverosimile (ringraziamo il Marina Café Noir!), Wu Ming 1 era uno degli “scrittori residenti” al festival Gita al Faro di Ventotene.

Oltre a presentare La macchina del vento nei luoghi in cui si svolge, sull’isola WM1 ha scritto e letto, accompagnato al pianoforte da Valerio Vigliar, un racconto collegato al romanzo. Uno spin-off – o un nocciolo di sequel? – intitolato Polykenos: Erminio partigiano a Ferrara, una mancata evasione dal carcere di Piangipane, la strage nazifascista di Caffè del Doro.

Mentre siamo in pieno brainstorming per il prossimo romanzo collettivo, del quale per ora non anticipiamo nulla, continuano a uscire recensioni ed “esercizi di lettura” di Proletkult e de La macchina del vento. In questo secondo speciale dedicato a entrambi i libri, ve ne proponiamo alcune, e ne approfittiamo per ricordare le prossime date del Macchina del vento Tour.

Sull’ultimo numero de «La Lettura», supplemento letterario del «Corriere della Sera», è uscita una lunga e precisa recensione di LMDV a firma di Daniele Giglioli, uno dei pochi critici che, nel corso degli anni Dieci, ha seguito con attenzione l’evolversi della nostra scrittura e del nostro lavoro culturale.

Daniele Giglioli.

 → Ermes e Atena antifascisti a Ventotene

Un estratto:
«Ognuno prende il suo coraggio dove lo trova. Nella memoria, nella mitologia, nell’immaginazione fantascientifica. Nella solidarietà, nella fedeltà, nell’ostinazione, nella fantasia che non aspetta la sua verifica nell’angusto recinto di ciò che c’è, ma in ciò che potrà essere, in quello che si potrà fare; o che si sarebbe potuto fare, il che in fondo è sempre stato la cifra profonda del lavoro di tutto il collettivo Wu Ming, a cominciare da Q, pubblicato quando ancora si chiamavano Luther Blissett, di cui ricorre in questi giorni il ventennale. Ogni passato, anche quello finito male, è una piazzaforte sotto cui scavare cunicoli, una guerra di mina, un tentativo di far evadere e riportare alla luce possibilità tenute prigioniere dalla storia dei vincitori.»

Edoardo Zambelli.

→ Su Nazione Indiana il collega Edoardo Zambelli recensisce La macchina del vento

Un estratto:
«La macchina del vento è un libro appassionante, leggero quando si abbandona a parentesi comiche, e terribilmente serio nella sua riflessione storica – riflessione che, ovviamente, rimane su tutto il vero motore dell’opera. In un’esecuzione perfetta, riesce a essere insieme racconto politico e racconto d’avventura, racconto fantastico e racconto di fantascienza. Sostenuto da un piacere del narrare che non viene mai meno, mette in campo la storia di tutto ciò che sono state le speranze della Resistenza, e ragionando sul tempo come elemento narrativo diventa per noi che leggiamo oggi un importante monito su quanto importante sia il suo scorrere. E soprattutto: il ricordare. Sono tempi, questi, in cui c’è bisogno di libri così.»

→ Su iCrewPlay Irene Pepe recensisce La macchina del vento

Una recensione sfrenata, helzapoppiniana, nella quale l’autrice riesce a infilare di tutto, compreso il «Ministry of Silly Walks» dei Monty Python.

→ Su Pulp Libri Alessandro Fambrini recensisce Proletkult

Un estratto: «[Proletkult] lascia liberi di scegliere come paradigma di lettura la chiave fantascientifica o quella realistica. La prima sembra sostenuta dal “respiro cosmico” che informa di sé quegli eventi, il ventennio che ha come centro la Rivoluzione di Ottobre, e la loro resa narrativa: una storia come questa, sembra di leggere dietro le righe, vale la pena di narrarla se si crede ai suoi risvolti più inverosimili, che danno sostanza di grande epica fantastica anche alle vicende reali, puntualmente ricostruite e accuratamente documentate. E il rapporto con la fantascienza è esibito, palese: dal colpo di scena alla fine del primo capitolo che proietta la figura di Stalin in una insospettata dimensione pulp, all’andamento narrativo che muove verso l’ibridazione tra poliziesco e fantascientifico.»

Piazza Garibaldi, Cagliari, 21 giugno 2019. Ultima presentazione di Proletkult. Foto di Marco Murgia. Clicca per ingrandire.

→ Il socialismo marziano salverà il pianeta?

Su StayNerd, un articolo “bogdanoviano” di Angela Bernardoni.

Estratto: «Solo pochi giorni fa, per esempio, Jeff Bezos – fondatore di Amazon e uomo più ricco del mondo – ha presentato i progetti di colonizzazione lunare della sua compagnia spaziale Blue Origin, a sua detta l’unico modo per fuggire alla finitezza delle risorse a cui andremo incontro prima o poi sul nostro pianeta. La visione di Bezos è, inevitabilmente, intrisa di un pensiero consumistico e capitalistico che risponde alla domanda cosa succede quando una domanda illimitata incontra risorse limitate? […] con il progetto di colonizzare nuovi luoghi in cui esportare il modello capitalistico e neoliberista che domina ormai da tempo nella maggior parte dei luoghi del nostro pianeta. Nuovi pianeti significano nuove risorse, nuovi spazi, ma non nuovi modelli di vita. Non finché l’esplorazione spaziale sarà considerato un passatempo da ricchi annoiati […]»

ProletkultConcludiamo la rassegna con «Il pianeta russo», un pezzone di Edoardo Rialti sulla fantascienza in URSS, dove si parla anche di Bogdanov, di Stella rossa e di Proletkult.

«[…] un romanzo, Stella rossa, nel quale l’Utopia è già avvenuta altrove, da secoli, e i suoi abitanti decidono di traversare il mare nero dello spazio per coinvolgere anche i terrestri in una grande operazione comunitaria dalle implicazioni niente affatto lineari e scontate. L’opera uscì sotto lo pseudonimo di Aleksandr Bogdanov (e già Gramsci aveva proposto a Julia Schucht di tradurlo a quattro mani, ma il testo effettivamente realizzato, parziale o completo, è andato perduto): proprio Bogdanov è il protagonista del bel Proletkult dei Wu Ming, nel quale viene inaspettatamente visitato da chi sostiene di provenire da qualcosa che ricorda le sue stesse invenzioni narrative.»

Chiudiamo segnalando le presentazioni estive de La macchina del vento.
Guardacaso, si parte tornando in Sardegna.

4 luglio
ALGHERO
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Libreria Cyrano, via Vittorio Emanuele 11.

5 luglio
GHILARZA (OR)
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
h. 18:30, Biblioteca comunale «Pietro Soggiu» di Norbello
via Vittorio Emanuele 1
A cura della Scuola popolare Antonio Gramsci di Ghilarza.

6 luglio
CAGLIARI
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Su Tzirculu, via Molise 72.

La Sardegna e Ventotene.

10 luglio
CESENA
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Magazzino Parallelo, via Genova 70.
Evento Facebook qui.

11 luglio
FANO (PU)
Da Ventotene a Piazza Fontana
Wu Ming 1 presenta
La macchina del vento,
Benedetta Tobagi presenta
Piazza Fontana. Il processo impossibile
Nell’ambito di Memorabilia
h.21:30, MeMo – Mediateca Montanari, Piazza Pier Maria Amiani.

18 luglio
TRENTO
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
CSA Bruno, Lungadige San Nicolò 4.

24 luglio
TORRE PELLICE (TO)
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Festival «Una Torre di Libri»
Dettagli a seguire.

22 agosto
TRIESTE
Reading/concerto da La macchina del vento
Voce: Wu Ming 1
Musiche e suoni: Marco Messina (99 Posse) e Fabrizio Elvetico.
Parco di San Giovanni
Nell’ambito del Lunatico Festival.

31 agosto
CATANIA
Reading/concerto da La macchina del vento
Voce: Wu Ming 1;
Pianoforte: Fabrizio Puglisi;
Batteria: Francesco Cusa.
Gammazita, Piazza Federico di Svevia 92.

6 settembre
ALBA (CN)
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Dettagli a seguire.

7 settembre
TORINO
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Spazio popolare Neruda
Corso Ciriè 7.

10 settembre
FERRARA
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
Biblioteca popolare Giardino
Viale Cavour 183.

14 settembre
PARCO STORICO DI MONTESOLE (BO)
Wu Ming 1 presenta La macchina del vento
h.18, dettagli a seguire.

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One commento su “Speciale congiunto #Proletkult / #Lamacchinadelvento: isole, pianeti, utopie

  1. La notizia è giunta poco fa: #Lamacchinadelvento è di nuovo in ristampa, siamo alla quarta edizione in poco più di due mesi. Grazie a tutte e tutti.