da "Il Resto del Carlino - Rimini" del 17/11/00:

Wu Ming: la narrativa fa politica

RAVENNA — Un'operazione assolutamente controcorrente quella compiuta dagli autori di Asce di guerra, ospiti l'altra sera alla libreria Feltrinelli di Ravenna.
Dietro al nome Wu Ming si celano infatti gli stessi quattro che, utilizzando il nome Luther Blissett, hanno raggiunto l'anno scorso un enorme successo di vendite con il romanzo Q, pubblicato da Einaudi. In un mondo editoriale dove imporre il proprio nome sembra la sola impresa importante, loro hanno deciso di ricominciare tutto da capo, scegliendo un nome, Wu Ming appunto, che è di per sé una dichiarazione di intenti: in cinese mandarino significa infatti 'senza nome'. Del resto sono gli stessi che non hanno mai mandato fotografie ai giornali e che hanno rifiutato qualsiasi comparizione televisiva.
L'unica forma di promozione che sembrano abbracciare è quella delle presentazioni, a diretto contatto con il pubblico che li legge e vuole interrogarli. E con loro, almeno a Ravenna, hanno portato anche il coautore del libro, Vitaliano Ravagli, un imolese del 1934 che ha fornito a Wu Ming la materia prima per il romanzo, attingendo dalla sua incredibile biografia.
Si tratta infatti di uno dei pochissimi europei che hanno combattuto nelle guerre di Indocina dalla parte dei comunisti. «Scrivere la storiadi Vitaliano per noi è stato un modo di raccontare un'Italia che, nel dopoguerra, non è stata solo ricostruzione e riappacificazione, ma un vero e proprio far west. Volevamo far parlare due generazioni, ecco perché ci siamo inventati un avvocato bolognese di trent'anni che, oggi, va alla ricerca di questo vietcong romagnolo. Per ritrovarlo deve fare un po' il percorso di ricerca che abbiamo fatto noi per scrivere il libro, un percorso che lo porta a scoprire l'antifascismo e la resistenza senza mitizzazioni, ma anche le guerre di Indocina che ci sono state taciute dalla cinematografia, quelle dei francesi in Laos e Cambogia». L'operazione non è quindi del tutto dissimile a quella di Q, un romanzo storico incentrato sulle guerre di religione meno raccontate e studiate.
Il progetto che Wu Ming continua a portare avanti è comunque quello di sfruttare la narrativa per gettare un fascio di luce sulle zone in ombra del nostro passato, «perché la storia è sempre politica e va usata per interpretare il presente e impedire le demonizzazioni».



Asce di guerra
Reviews Main Menu