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Il sentiero degli dei. Una nuova edizione aumentata – In libreria dal 1° aprile 2021

Il sentiero degli dei. Nuova edizione aumentata. Clicca per aprire la copertina con quarta e bandelle.

Undici anni dopo la prima edizione, pubblicata da Ediciclo, Il sentiero degli dei di Wu Ming 2 si presenta in libreria con molte novità, a cominciare dall’editore, che adesso è Feltrinelli, per passare alla nuova copertina (di Matteo Berton), e al nuovo sottotitolo, “un racconto a piedi tra Bologna e Firenze”, per ricordare che il testo nasce dal cammino tra le due città (la Via degli dei) e un passo dopo l’altro canta storie di resistenza, di Grandi Opere dannose, di paesaggi ed esseri viventi, di acque e di boschi, di autostrade e ferrovie, di morti sul lavoro e stragi fasciste.

Ma soprattutto, la novità più importante è in ciò che il libro contiene, e nell’intervento che l’autore ha compiuto per aggiornarlo, sintetizzato in copertina dalla formula: “nuova edizione aumentata”.

“Aumentata”, per gli amanti dei numeri e delle misure, significa che al libro originale si sono aggiunti pagine e paragrafi pari a oltre la sua metà.

C’era bisogno di un simile “aumento” perché in questi dieci anni si sono conclusi i processi per uno dei più gravi disastri ambientali che l’Italia abbia mai conosciuto, quello causato dai cantieri per la linea ad Alta Velocità tra Bologna e Firenze: 5 sentenze, delle quali soltanto una, quella di primo grado, era stata pronunciata in tempo per renderne conto nel testo del 2010. Andavano raccontate le altre quattro, per evitare che la formula “tutti assolti”, ripetuta da siti e giornali, trasmettesse l’idea di un danno contenuto: niente colpevoli, niente reato. Prosegui la lettura ›

Terza scarpinata letteraria: il 20 settembre sul Monte Giovi.

Come già annunciato all’inizio dell’estate, chiudiamo la stagione con la terza scarpinata letteraria, ormai in vista dell’equinozio d’autunno, domenica 20 settembre.

La formula dell’iniziativa è sempre la stessa – si cammina, si racconta, si suona e si sta insieme – ma questa volta ci spostiamo in Toscana, sul massiccio di Monte Giovi, al confine tra i comuni di Vicchio, Borgo San Lorenzo e Pontassieve.

Per chi non lo conosce, si tratta di uno dei luoghi fondativi della Resistenza fiorentina. Inoltre, sul suo versante settentrionale, sorge la minuscola frazione di Barbiana, dove visse e insegnò don Lorenzo Milani.

Il ritrovo è per le 10, puntuali, al parcheggio di Piazza Sandro Pertini a Montebonello. Lo trovate indicato in questa mappa. Montebonello è una frazione di Pontassieve, ma fa corpo unico con (la) Rùfina, dove si arriva con la strada statale 67. Si gira in via Roma, si supera la ferrovia e la Sieve, e proseguendo dritto si finisce al parcheggio. Prosegui la lettura ›

Sentieri, fantasmi e parole. Irene Cecchini intervista Wu Ming 2 sulle «nuove geografie letterarie»

Frontignano di Ussita (MC), Monti Sibillini, 4 maggio 2019

«Finché parliamo di proprietà private, istituzioni o cimiteri, sembra facile stabilire un confine. Dentro/fuori. Ma già se consideriamo una vallata, una città, o lo spazio che nomino quando dico “qui”, è molto complicato deciderne l’estensione. I luoghi nascono come incroci di percorsi, e quindi sono definiti dalle linee che li attraversano, piuttosto che da quelle che li chiudono. “Abitare coscientemente un luogo” significa conoscere quegli andirivieni, ovvero i movimenti di chi lo vive, senza bisogno di una mappa – mentale o cartacea che sia. Si potrebbe dire che proprio quando inizi ad aver bisogno di una mappa, allora non appartieni più al territorio in cui cammini. Gli autoctoni sono coloro che si orientano in un luogo grazie alle storie, non alla bussola.»

Questa riflessione sui confini compare in una lunga intervista con Wu Ming 2, da poco pubblicata sul blog multilingue Liténature, piattaforma in Rete di un più vasto progetto dell’Università di Gent, dedicato all’approccio “ecopoetico” nella fiction contemporanea francese, italiana, germanofona e anglofona.

Nel dialogo con Irene Cecchini, Wu Ming 2 approfondisce molti temi legati alla produzione “geografica” del collettivo, che va dal Sentiero degli dei a Un viaggio che non promettiamo breve, passando per Cent’anni a Nordest, Il sentiero luminoso, Cantalamappa e il recentissimo Grüne Linie. Prosegui la lettura ›

Prontuario di guerriglia odonomastica – Una fotocronaca di #VivaMenilicchi!

Sono passate ormai più di due settimane dal 1° Grande Rituale Ambulante contro il Colonialismo, l’evento clou del progetto Viva Menilicchi!, curato da Wu Ming 2 per Manifesta 12, in collaborazione con Fare Ala e uno spumeggiante “collettivo di collettivi”, sul modello di Resistenze in Cirenaica.

Quello qui sopra, in apertura, è il brano registrato dai Booku Ndal in risposta allo stornello L’Abissino vincerai. Si intitola Antifascista, e dovevano eseguirlo dal vivo, al termine della nostra lunga marcia, ma gli inconvenienti di una vita precaria hanno impedito ai tre di essere tutti presenti. Il pezzo – che presto diventerà un video – è anche la dimostrazione che Viva Menilicchi! non è finito insieme a Manifesta 12, ma continuerà a produrre iniziative.

Per chi volesse ripercorrere la camminata del 20 ottobre, ancorché in forma virtuale, abbiamo preparato un nuovo storymap – con foto, segnaposti e parole raccolti lungo 18 chilometri di viandanza nelle viscere di Palermo.

Qui invece vogliamo proporre un catalogo delle diverse azioni di guerriglia odonomastica che hanno animato le tappe della processione, perché altri possano prendere spunto da questo esperimento e riproporlo nella propria città, in forme già collaudate o  innovative. Da parte nostra, ci piacerebbe dar seguito a questo primo Grande Rituale, celebrando il secondo in una città diversa. Già qualcuno si è fatto avanti per proporci di organizzarlo, ma ancora non c’è nulla di stabilito, e invitiamo chi fosse interessato a farsi avanti, perché i preparativi di Palermo sono durati più di un anno ed è quindi già tempo di darsi una mossa, se si vuole tornare in strada nel 2019. Prosegui la lettura ›

«Viva Menilicchi!» – Tra un mese a Palermo, il Grande Rituale Ambulante contro il colonialismo.

Una “lingua di Menelicche” lanciata da mani ignote, abbatte la statua di Francesco Crispi
(dal video di Fare Ala per il progetto di Wu Ming 2 “Viva Menilicchi!” @ Manifesta 12, Palermo.)

Manca ormai soltanto un mese al Grande Rituale Ambulante “Viva Menilicchi!”, momento clou dell’omonimo progetto orchestrato da Wu Ming 2 per Manifesta 12. Prima dell’estate, vi abbiamo raccontato com’è nata la nostra partecipazione alla Biennale d’Arte Nomade, nonché i principali ingredienti del nostro intervento:

  • Una ricerca sui luoghi della città di Palermo attraversati dai fantasmi del colonialismo italiano.
  • Un’installazione al Teatro Garibaldi, realizzata dal collettivo Fare Ala, con mappe, video, documenti d’archivio, immagini e testi.
  • La camminata in programma il 20 ottobre, dal mattino alla sera, per circa 16 chilometri, con incontri, letture, attacchi psichici e guerriglia odonomastica.

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Calatrava e la bontà. Il #SentieroLuminoso passa dalla stazione Mediopadana AV.

Il bruco di Calatrava

[A settembre dell’anno scorso segnalammo su Giap un reportage di Wu Ming 1 intitolato Fitzcalatrava a Reggio Emilia, pubblicato su Nuova Rivista Letteraria (n.1, maggio 2015). L’articolo nasceva da una visita (arrivando in auto) alla stazione Mediopadana AV, datata 1 aprile 2015. Due settimane prima, percorrendo il Sentiero Luminoso da Bologna a Milano, Wu Ming 2 aveva visitato (a piedi) il medesimo luogo. Oggi, mentre esce il n.3 di Letteraria, pubblichiamo un estratto da Il sentiero luminoso, dedicato alla viandanza (apotropaica) verso la Grande Opera dell’archistar di Valencia]

A Pratofontana, la storia ha depositato una chiesa e un cimitero, isolati rispetto al resto del borgo. Il cimitero è il classico recinto edilizio, erbetta senza pretese e manco un albero a dare ombra ai morti. Sulla faccia esterna del muro, una lapide con la croce ricorda il partigiano Ferrari Anselmo detto Eimo, qui caduto in combattimento il 24 aprile 1945.
Oltre il camposanto, spunta l’altana del mausoleo di Coopservice.
Come recita il sito del gruppo, si tratta di «uno dei principali player nazionali nella progettazione, erogazione e gestione di servizi integrati alle imprese e alle comunità». Prosegui la lettura ›

«Chi va in giro lecca e chi sta a casa la lingua je se secca». Il #SentieroLuminoso in tour

Un vigneto alle porte di Campogalliano

Il titolo di questo post è una delle due frasi citate nell’esergo de Il sentiero luminoso, tratta dal romanzo Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. L’ho pescata grazie a un prezioso libro sul rapporto tra Pasolini e il camminare. S’intitola La camminata malandrina. Ragazzi di strada nella Roma di Pasolini e l’hanno scritto in staffetta, a quattro mani, Fulvio Pezzarossa e Michele Righini. Qui la riprendo perché è iniziato il Tour Luminoso, sorta di quarto viaggio dopo i tre che racconto nel libro: sulle mappe, nel paesaggio e sulla carta. Ora si va per circoli, piazze, librerie.

Il 4 maggio scorso, alla Cineteca di Bologna, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, si è tenuta la presentazione luminosa #2, dopo l’esordio al Trento Film Festival. Abbiamo registrato la serata, che ci è sembrata molto stimolante e completa, soprattutto grazie alle domande e alle curiosità di Marco Tamarri, vecchio socio CAI e responsabile del settore cultura per l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese.
Vi proponiamo l’audio della conversazione, suddiviso per temi e domande, con un breve riassunto per ogni botta e risposta. Prosegui la lettura ›