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Bologna

Il partigiano Marino, Walter Reder e il degrado | Un estratto da Il #SentieroLuminoso per la Liberazione di Bologna.

Bandiera della 63a Brigata Bolero
Nel settantunesimo anniversario della liberazione di Bologna dai nazifascisti – 21 aprile 1945 – vi proponiamo un secondo estratto da Il sentiero luminoso, oggetto narrativo firmato Wu Ming 2, che planerà in libreria la prossima settimana.

Tra le tante storie che il protagonista del libro raccoglie lungo il cammino, molte sono ambientate durante la Resistenza, perché attraversando la Grande Pianura da Bologna a Milano, ci si imbatte nell’antifascismo con la stessa frequenza di canali, rogge e corsi d’acqua.
E poi, come dice Gerolamo, “chi vuol difendere un territorio, non può non confrontarsi con la guerriglia partigiana, che di boschi, torrenti, casolari e città fece il suo campo di battaglia, il suo rifugio e la sua arma segreta”.

Buona lettura e buona liberazione. Prosegui la lettura ›

Da Bologna a Milano per il diritto al paesaggio. Il #SentieroLuminoso in libreria dal 28 aprile.

il sentiero luminoso cop2

Clicca sulla copertina per scaricare la scheda del libro

Sono passati trentacinque mesi dalla prima volta che l’idea di un cammino da Bologna a Milano si è affacciata su Giap.
Trentacinque mesi passati a tracciare quel sentiero, a illuminarlo grazie ai consigli disseminati in questo spazio, agli incontri con altri viandanti, ai siti di comuni e province. Trentacinque mesi a raccogliere le storie che permettono di capire e raccontare la Grande Pianura, oltre gli stereotipi da finestrino. Un anno fa la partenza, sei settimane prima dell’inaugurazione di Expo 2015. Quindi la scrittura, le bozze, la scelta della copertina e due reportage dell’ultimissima tappa.
Trentacinque mesi dopo quel primo annuncio, Il sentiero luminoso è entrato in tipografia e il 28 aprile raggiungerà le librerie.
Esce per Ediciclo, una casa editrice di qualità che non ha certo lo stesso spazio di Einaudi o Rizzoli. Ed è un libro ibrido, un oggetto narrativo che potreste trovare nello spazio “guide di viaggio”, “geografia”, “saggi”, “storia” e chissà cos’altro. Per questo sarebbe molto utile che chi desidera leggerlo lo ordinasse dal suo libraio di fiducia, per esser certo di vederlo arrivare.
Di seguito, vi proponiamo le prime pagine del libro, con le mappe del percorso disegnate – come la copertina – da Emanuele Lamedica. Prosegui la lettura ›

Chi ha aiutato #Blu a #Bologna e perché l’ha fatto? Un reportage a fumetti di Graphic News

Graphic News ha appena pubblicato «Perché ho aiutato Blu a cancellare i suoi murales», un reportage a fumetti di Brochendors Brothers. L’azione del 12 marzo è raccontata dal punto di vista della comunità informale che vi ha preso parte. Ci sono le discussioni dei giorni precedenti, gli inconvenienti di quella notte, le contraddizioni aperte dal gesto, le polemiche dei giorni successivi. C’è anche un po’ di docufiction, e c’è una domanda: tu da che parte stai?

Dimenticavamo: ci siamo pure noi. Prosegui la lettura ›

Blu, i mostrificatori e le sfumature di grigio. Una nostra riflessione su Internazionale

La cancellazione di Occupy Mordor, 12 marzo 2016

Bologna, XM24, 12 marzo 2016. La cancellazione di Occupy Mordor. Foto di Michele Lapini.

Sul sito di Internazionale, una sintesi della nostra posizione sulle ultime vicende bolognesi: street art, Blu, il potere a Bologna, la mostra Roversimonksy & Co. L’abbiamo scritta tenendo conto degli ultimi sviluppi.

Ringraziamo tutte le persone che da giorni stanno discutendo qui su Giap e in giro per la rete. I vecchi thread li abbiamo chiusi per evitare l’entropia, la discussione prosegue qui sotto.

#Bologna, giovedì 17 marzo, benefit per i denunciati durante l’azione con #Blu

Nel grigio dipinto da Blu

Rilanciamo dal sito di XM24:

«Quanto sa essere sciocco il potere quando ci si impegna? Siamo stati denunciati dalla polizia mentre cancellavamo l’opera di Blu! E con questa ci conquistiamo la denuncia più stravagante e imbecille dell’anno!»

Così scrivevano i compagni del Laboratorio Crash la mattina di sabato scorso, e c’è poco da aggiungere: se disegni sui muri ti denunciano, se cancelli i disegni ti denunciano… ma solo se non fai parte del «popolo delle spugnette», dei vari Retake e comitati «anti-degrado». In quel caso, il tuo è spirito civico da premiare.

Mentre tutti si chiedono se Bologna d’ora in poi sarà “più brutta”, noi diciamo che una terribile bellezza è nata. L’azione di sabato ha gettato i poteri locali nello scompiglio. Per la prima volta da tanti anni, si vedono alcune “eminenze” costrette a uscire allo scoperto e giustificarsi. Oggi chi ha voluto a ogni costo la mostra Roversimonksy & Co. è sulla difensiva.

Qui nel Principato di (Roversi) Monaco, si parte e si torna insieme. Per far sentire ai compagni denunciati la solidarietà del nostro mondo, e per raccogliere fondi per le spese legali, abbiamo organizzato una serata benefit. Prosegui la lettura ›

Street Artist #Blu Is Erasing All The Murals He Painted in #Bologna

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Action against the rich and powerful who take street art off the street. English version below.]

Il 18 marzo si inaugura a Bologna la mostra Street Art. Banksy & Co. – L’arte allo stato urbano, promossa da Genus Bononiae, con il sostegno della Fondazione Carisbo. Tra le opere esposte ce ne saranno alcune staccate dai muri della città, con l’obiettivo dichiarato di «salvarle dalla demolizione e preservarle dall’ingiuria del tempo», trasformandole in pezzi da museo.

Il patron del progetto è Fabio Roversi Monaco, già membro della loggia massonica Zamboni – De Rolandis, magnifico rettore dell’università dal 1985 al 2000, ex-presidente di Bologna Fiere e di Fondazione Carisbo, tuttora alla guida di Banca Imi, Accademia di Belle Arti e Genus Bononiae – Musei della Città. Prosegui la lettura ›

Un mito di stamattina. A 40 anni dalla prima trasmissione, perché vi interessa ancora #RadioAlice?

Non ucciderete Radio Alice

di Valerio Minnella

Pochi giorni fa è venuto ad intervistarmi un giornalista-scrittore, Luca Rota, che sta lavorando ad un piccolo nuovo libro su Radio Alice, che sarà presto nelle librerie. Luca, fra l’altro, mi ha domandato «Cosa resta oggi di Radio Alice, dopo quasi 40 anni? In tema di retaggio mediatico ma, ancor più, tematico, filosofico, “spirituale”…»

Lì per lì gli ho risposto «Questa domanda dovrei sottoporla io a te, non viceversa. A te come ai tanti altri, che da tanti anni mi chiedete informazioni sulla radio in quanto state scrivendo articoli, tesi universitarie e altri testi di vario genere… Credo vi sia in circolazione più materiale su Radio Alice che su qualsiasi altra realtà mediatica, eppure dopo quarant’anni, evidentemente, c’è ancora da scrivere e da disquisire sulla radio. Ma io sono troppo coinvolto per capire perché siate ancora in tanti a voler parlare di quello che abbiamo fatto.»

In questi giorni con Nino, uno dei compagni di un tempo, abbiamo cominciato la ristrutturazione del sito www.radioalice.org, che mettemmo in piedi alla fine degli anni ’90 e che dal 2002 era lì abbandonato; Quando sono andato ad integrare la pagina che raccoglie tutti i libri che parlano di Alice, fra quelli specifici sulla Radio, che ne parlano a fondo, e quelli che la citano solo, ne ho contati più di venti e so che qualcuno ancora manca.

Allora la domanda di Luca mi è tornata in testa. Prosegui la lettura ›