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Massimiliano Latorre

I «due marò», la Corte suprema indiana e le fregnacce di casa(pound) nostra

La Torre e Girone

«Non è colpa mia, ce l'hanno con me». Il racconto dell'Italia su se stessa è un mix di tracotanza e vittimismo.

[L’articolo «I due marò: quello che i media (e i politici) italiani non vi hanno detto», scritto da Matteo Miavaldi e pubblicato su Giap una ventina di giorni fa, ha avuto un impatto senza precedenti nella storia di questo blog. Oltre 2000 retweet, quasi 28.000 condivisioni su Facebook, e l’urto dei visitatori (60.000 IP nella sola prima giornata) ha più volte messo in crisi il server che ci ospita. Addirittura, il “rimbalzo” prodotto dai nostri link ha fatto cedere il server che ospita il sito China Files, del quale Miavaldi è caporedattore per l’India.
Dalla discussione in calce, ripresa con grande risalto anche da testate nazionali come Il Fatto Quotidiano, è partita un’inchiesta collettiva che ora prosegue su due livelli: sul blog e in un gruppo di lavoro nato ad hoc. Il gruppo sta portando avanti ricerche e scrivendo un “libro bianco” sul cortocircuito “diplomediatico”/politico e il ruolo dell’estrema destra nella gestione del caso Girone-Latorre.
Intorno a questo caso si è mosso e tuttora si muove uno strano sottobosco, una “compagnia di giro” già vista esibirsi in altre italiche pochades. Il cast include “fascisti del terzo millennio”,  bizzarre figure di “tecnici” mobilitati da politici e giornalisti amici per confezionare “analisi” a misura dei media, folgorati reporter post-missini perennemente “embedded” in settori delle forze armate etc.
Quest’interzona tra politica estera e giornalismo di guerra è così: qualunque sasso alzi, ecco una biscia che striscia via, via… invariabilmente verso il Corno d’Africa, verso il rimosso del nostro colonialismo e il rimosso ancor più rimosso del nostro neocolonialismo, verso le rotte del petrolio e di altri traffici meno menzionabili.
Questa “narrazione tossica” incrocia tutti, ma proprio tutti i temi che siamo soliti trattare su Giap, perciò continueremo a occuparcene.
Abbiamo chiesto a Miavaldi di scrivere un nuovo pezzo, alla luce delle decisioni prese pochi giorni fa a New Delhi e del modo in cui i media italiani le hanno riferite – cioè, ça va sans dire, a cazzo di cane. Ecco qui. Buona lettura.
N.B. il pezzo è di Matteo, il titolo e le didascalie delle immagini sono nostri. Ricordiamo che il pezzo è disponibile in versione ottimizzata per stampa/pdf ed è salvabile in formato ePub, vedi link in calce al post. — WM] Prosegui la lettura ›

I «due marò»: quello che i media (e i politici) italiani non vi hanno detto

Un paese incapace di rappresentarsi se non come vittima

Un paese incapace di rappresentarsi se non come vittima.

[Una delle più farsesche “narrazioni tossiche” degli ultimi tempi è senz’altro quella dei “due Marò” accusati di duplice omicidio in India. Fin dall’inizio della trista vicenda, le destre politiche e mediatiche di questo Paese si sono adoperate a seminare frottole e irrigare il campo con la solita miscela di vittimismo nazionale, provincialismo arrogante e luoghi comuni razzisti.
Il giornalista Matteo Miavaldi è uno dei pochissimi che nei mesi scorsi hanno fatto informazione vera sulla storiaccia. Miavaldi vive in Bengala ed è caporedattore per l’India del sito China Files, specializzato in notizie dal continente asiatico. A ben vedere, non ha fatto nulla di sovrumano: ha seguito gli sviluppi del caso leggendo in parallelo i resoconti giornalistici italiani e indiani, verificando e approfondendo ogni volta che notava forti discrepanze, cioè sempre. C’è da chiedersi perché quasi nessun altro l’abbia fatto: in fondo, con Internet, non c’è nemmeno bisogno di vivere in India!
Verso Natale, la narrazione tossica ha oltrepassato la soglia dello stomachevole, col presidente della repubblica intento a onorare due persone che comunque sono imputate di aver ammazzato due poveracci (vabbe’, di colore…), ma erano e sono celebrate come… eroi nazionali. “Eroi” per aver fatto cosa, esattamente?
Insomma, abbiamo chiesto a Miavaldi di scrivere per Giap una sintesi ragionata e aggiornata dei suoi interventi. L’articolo che segue – corredato da numerosi link che permettono di risalire alle fonti utilizzate – è il più completo scritto sinora sull’argomento.
Ricordiamo che in calce a ogni post di Giap ci sono due link molto utili: uno apre l’impaginazione ottimizzata per la stampa, l’altro converte il post in formato ePub. Buona lettura, su carta o su qualunque dispositivo.
N.B. Cercate di commentare senza fornire appigli per querele. Se dovete parlar male di un politico, un giornalista, un militare, un presidente di qualcosa, fatelo con intelligenza, grazie.
P.S. Grazie a Christian Raimo per la sporcatura romanaccia, cfr. didascalia su casa pau.]
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