Tra i fantasmi di chi rifiutò la guerra, per rifiutare la guerra oggi #100anniaNordest

Rifiuto la guerra - locandina

In Cent’anni a Nordest si cita anche «Rifiuto la guerra», la conferenza-spettacolo che Piero Purini sta portando in giro (per ora) nella “Venezia Giulia” e (si spera presto) nel resto d’Italia. Bene, se qualcuno vive o si trova in zona e domani sera vuole fare un salto a San Martino del Carso… Sì, quel San Martino del Carso.

Su «Il manifesto» di oggi compare una recensione di Cent’anni a Nordest scritta da Ernesto Milanesi. Eccola qui:

TRA I FANTASMI DEI DISERTORI
Storia. Il Primo conflitto mondiale, oltre ogni retorica, nel libro di Wu Ming 1 «Cent’anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della “guera granda”», uscito per Rizzoli

A Nord Est, la bus­sola appare sprov­vi­sta di ago: la cala­mita della pro­pa­ganda, la forza degli ste­reo­tipi, il perno del senso comune magne­tiz­zano tutto. Da Bol­zano a Vene­zia o da Trento a Trie­ste il «qua­drante» è uno scudo aral­dico che difende la solita sto­ria dalle sto­rie cri­ti­che, diverse, urti­canti.
Per for­tuna, con il pre­te­sto dell’anniversario seco­lare, Wu Ming 1 ha ripreso in mano la sua «ascia di guerra» e disbo­scato un bel po’ di reto­rica, non sol­tanto mili­ta­re­sca. Prima con il repor­tage a pun­tate per Inter­na­zio­nale e poi con la ste­sura di Cent’anni a Nor­dest. Viag­gio tra i fan­ta­smi della guera granda (Riz­zoli, pp. 272, euro 17). >>> Prosegue qui >>>

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2 commenti su “Tra i fantasmi di chi rifiutò la guerra, per rifiutare la guerra oggi #100anniaNordest

  1. Bisogna essere grati ai disertori perché furono più coraggiosi di chi scelse la morte eseguendo gli ordini. Io personalmente sono estremamente grato a questi soldati “traditori”, anche per motivi strettamente personali: il mio bisnonno era tenente a Caporetto e guidò i suoi uomini in direzione contraria rispetto a quanto ordinato dai generali, almeno stando ai racconti degli anziani della mia famiglia. Chi eseguì gli ordini morì macellato. Se il mio bisnonno non avesse avuto un sussulto di umanità e di coraggio in una situazione allucinante come quella di Caporetto, io non sarei qui adesso a scrivere.
    c’è anche da dire che non sempre i disertori erano animati da ideali antimilitaristi: a volte si trattava di militari che non avevano la minima fiducia nelle capacità dei superiori e quindi si rifiutavano di eseguire gli ordini per motivi pratici e non per motivi ideologici.
    un applausa a iniziative come questa e come Cent’anni a Nordest che nell’anno del centenario fanno luce su quelle persone che, in quel massacro apocalittico, riuscirono a “restare umani”.

  2. Vi segnaliamo un’interessante intervista che ci ha concesso Piero Purini a proposito dello spettacolo “Rifiuto la guerra”

    http://antiwarsongs.noblogs.org/post/2015/07/13/rifiuto-la-guerra-intervista-a-piero-purini/