Učka/Monte Maggiore 1 marzo 2015. Un saggio di alpinismo antifascista

Dal nordovest all'Adriatico orientale, tutte le lotte sono la stessa lotta. La bandiera No Tav sul Monte Učka, 1 marzo 2015.

Dal nordovest all’Adriatico orientale, tutte le lotte sono la stessa lotta. La bandiera No Tav sul Monte Učka, 1 marzo 2015.

Avevamo promesso un resoconto più dettagliato della spedizione che, l’1 marzo scorso, ha simbolicamente “decontaminato” il monte Učka (Istria), dopo che i grigi pajazi neofascisti di Casapau l’avevano irrorato di sostanze nocive quali vittimismo, italianibravagentismo, nazionalismo, antislavismo e, non ultimo, machismo (una passeggiata da niente descritta come un’ascesa eroica, andè ban a fèr däl pugnàtt!).

Ebbene, quel resoconto dettagliato ora c’è. Sul blog di Alpinismo Molotov. Nel 71esimo anniversario della strage nazifascista di Lipa.

Il post è pieno zeppo di foto e di riflessioni che vanno ben oltre l’episodio e la specifica montagna. Tuco, per fare un solo esempio, ci parla del Polizeiregiment “Bozen”.

Il reggimento attaccato dai GAP romani in via Rasella, per capirci.

Il reggimento che in Istria fu responsabile di rastrellamenti, rappresaglie, massacri, deportazioni di massa a Trieste, nel lager della Risiera di San Sabba.

Buona lettura. I commenti sono aperti di là.

Maggio 2015 | tutti gli appuntamenti della Wu Ming Foundation (reading, presentazioni, convegni ecc.)

L'Armata dei Sonnambuli

«Giù botte!»

A metà aprile, dopo oltre 120 presentazioni de L’Armata dei Sonnambuli, il Révolution touR si è concluso. Come stiamo rispondendo a tutt*, il calendario di Wu Ming è chiuso fino all’autunno. Non siamo in condizione di aggiungere date a quelle già concordate/orbitanti da tempo, perché dobbiamo scrivere, e anche perché non è pensabile andare avanti ai ritmi infernali del biennio 2013-2014. Detto questo: tra reading, concerti, presentazioni e convegni, non mancano le occasioni di vedere dal vivo qualcuno di noi. Aggiungendo le iniziative dove non saremo fisicamente presenti ma che sono comunque collegate al nostro lavoro e inserite nella costellazione Wu Ming Foundation, ne viene fuori un’agenda bella fitta.
Per dare visibilità a ciascuna data, e rendere più facile l’orientamento, ecco gli impegni da qui alla fine di maggio.

29 aprile
VIGNOLA (MO)
Luigi Chiarella (Yamunin) presenta
Diario di zona
h. 21:30, circolo Arci Ribalta
Diario di zona è un titolo Quinto Tipo,
collana diretta da Wu Ming 1 per Edizioni Alegre.

30 aprile
FIRENZE
ImpactHub presenta
The Black Book
(Letture in nero verso la notte bianca)
Percorso a occhi chiusi con L’Armata dei Sonnambuli
Si parte alle h.21:30 da via Panciatichi 10/14
Scarica la locandina (PDF) Prosegui la lettura ›

Intervista a Wolf Bukowski: Eataly, Slow Food, Coop e la sinistra di facciata

La danza delle mozzarelle

[Riprendiamo dal sito di Vulcano Statale questa bella intervista a Wolf Bukowski sul suo – e un po’ di tutti noi, di tutte le giapster e i giapster – libro La danza delle mozzarelle (Alegre 2015).]

di Maria C. Mancuso

Dopo la recente pubblicazione del suo ultimo libro, La danza delle mozzarelle (Consulenza editoriale Wu Ming 1, Edizioni Alegre), Wolf Bukowski è apparso sul Corriere, Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano, è stato ospite di Radio popolare e a Milano del Festival Statale Antifascista e Antirazzista insieme a Genuino Clandestino. Scrittore e guest blogger del sito dei Wu Ming, Giap, nel suo libro non lascia spazio a sottintesi: quello di Slow Food e Eataly è un sogno “tramutato in un incubo turbocapitalista fatto di ipermercati, gestione privatistica dei centri cittadini, precarietà per i lavoratori”.

In passato hai scritto di memoria, territorio e Grandi Opere. Com’è nata l’idea di questo libro? Qual è il messaggio che volevi veicolare e a chi è indirizzato?

L’idea nasce da una parte per un mio interesse verso le questioni del cibo – soprattutto per i suoi aspetti politici, sociali ed economici – e dall’altra per delle ricerche che avevo fatto sulla politica italiana negli anni ’80. La vicenda di cui parlo nel libro si interseca con quelle della sinistra italiana nelle sue varie accezioni. E infatti racconto la storia del Manifesto, del Gambero Rosso e i rapporti che si costruiscono tra associazioni che nascono a sinistra come Slow Food, con aziende che hanno un rapporto con la sinistra istituzionale come le Coop e infine con Eataly che adesso è quasi identificata con la sinistra del governo. Vedevo che alcune loro scelte erano sempre più orientate verso il mercato e la mistificazione. Prosegui la lettura ›

#Cantalamappa, «libro per bambini rivoluzionari»

Il nostro coautore Paolo Domeniconi. Clicca per visitare il suo blog, pieno sgionfo di dietro-le-quinte e dritte tecnico-artistiche.

Il nostro coautore Paolo Domeniconi. Clicca per visitare il suo blog, pieno sgionfo di dietro-le-quinte e dritte tecnico-artistiche.

[Raccogliamo e vi proponiamo tre belle recensioni di Cantalamappa apparse in rete negli ultimi giorni. La prima su Cultweek, la seconda sulla newsletter della Compagnia dei cammini, la terza sul sito Recensioni russe.]

di Giuseppe Carrara

Con l’Armata dei sonnambuli per Wu Ming, purtroppo, si chiude una fortunatissima epoca, ma, si sa, per non correre il rischio di diventare epigoni di se stessi prima o poi si deve cambiare. Così gli autori del collettivo hanno abbandonato il romanzo storico da “nuova epica” e si sono messi alla prova con un libro per bambini:Cantalamappa; un libro, in realtà, per sovversive e sovversivi dagli 8 ai 108 anni; un libro per tutti insomma. Prosegui la lettura ›

Il #Giornodelricordo: dieci anni di medaglificio fascista. Un bilancio agghiacciante.

Collage tratto da eQual.

Collage tratto da eQual.

di Nicoletta Bourbaki (*)

1. Un presidente piccolo piccolo

Quest’anno il Giorno del Ricordo non è passato proprio liscio liscio.
Prima, la campagna sui falsi fotografici che abbiamo lanciato su Giap è arrivata sui media mainstream sia in Italia (L’Espresso) sia in Slovenia (Mladina).
In seguito, la notizia del conferimento dell’onorificenza ai congiunti del volontario del Battaglione «Mussolini» Paride Mori  ha scoperchiato un vaso di Pandora. Poche settimane dopo il 10 febbraio, il Corriere ha pubblicato un articolo a firma di Alessandro Fulloni («Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia per il Giorno del Ricordo»), in cui si parla di ben trecento onorificenze – sulle mille assegnate a partire dal 2005 – attribuite a militari inquadrati nelle formazioni collaborazioniste della RSI.
A livello nazionale la notizia ha destato un certo scalpore, ma chi ha la memoria lunga e l’abitudine a guardare oltre il cortile di casa propria, ricorda bene che già nel 2007 era successo un discreto casino.
All’epoca Napolitano pronunciò un discorso passato alla storia, o perlomeno alla cronaca. Discorso che, tra le altre cose, conteneva la plateale manipolazione di un passo dello storico Raoul Pupo: Prosegui la lettura ›

Un nuovo libro del #QuintoTipo: «Il tenore partigiano», vita e Resistenza di Nicola Stame

Il tenore partigiano

Clicca per scaricare la copertina completa, con la quarta, i risvolti e la presentazione della collana Quinto Tipo scritta da Wu Ming 1 (pdf)

Dopo Diario di zona e Il derby del bambino morto, ecco Il tenore partigiano, terzo titolo della collana «Quinto Tipo» diretta da Wu Ming 1. Arriva in libreria il 22 aprile, giusto in tempo per il settantennale della Liberazione.

Lello Saracino, giornalista (e compagno) nato e cresciuto a Foggia, insegue da anni la storia del suo concittadino Nicola “Ugo” Stame, nel tentativo di far parlare fonti “bucherellate”, colmare silenzi e recuperare momenti perduti. Il tenore partigiano è, al momento, il resoconto più completo della vita di un antifascista troppo a lungo relegato ai margini della memoria.

Stame, cantante lirico di grande spessore, ebbe la carriera gravemente pregiudicata dalla polizia politica fascista, che nel 1939 lo arrestò al Teatro lirico di Roma, coram populo, durante le prove generali della Turandot. Prosegui la lettura ›

Precariato in Wonderland. #Diariodizona, #Amianto e la collana #QuintoTipo diretta da Wu Ming 1

Diario di zona

[Il 22 aprile arriva in libreria il terzo titolo della collana Quinto tipo diretta da Wu Ming 1 per Edizioni Alegre.
Dopo Diario di zona di Luigi Chiarella (Yamunin) e Il derby del bambino morto di Valerio Marchi, tocca a Il tenore partigiano di Lello Saracino. Sottotitolato Nicola Stame: il canto, la Resistenza, la morte alle Fosse Ardeatine, il libro racconta la storia di una voce, di una vocazione, di un artista antifascista che viveva in via dei Volsci (San Lorenzo, Roma), e di un pezzo di Resistenza a sinistra del PCI.  Nei prossimi giorni pubblicheremo un’anteprima.
Oggi, invece, vi proponiamo la splendida recensione di Diario di zona uscita su «L’Indice» di questo mese a firma di Franco Pezzini. Titolo: «Precariato in Wonderland». Buona lettura.]

di Franco Pezzini

Che il cielo della letteratura sia solcato dagli UNO (Unidentified Narrative Objects , come li definiscono con ironia da laboratorio i Wu Ming) non rappresenta in sé un fatto nuovo. A prescindere da ogni meticciato tra generi (frutto essi stessi, lo sappiamo, di etichette di comodo) è da sempre che testi di imbarazzante collocazione formale ampliano i confini del letterario: inchieste o memoriali che diventano romanzi, saggi brevi modellati in novelle, e così via. Ciò che piuttosto pare nuovo è il tipo di attenzione a questi oggetti alieni e al dato stesso di un’irriducibilità agli schemi, spesso in rapporto con forme di resistenza etica e politica. E non stupisce che ora gli UNO assurgano a oggetto specifico di una nuova collana, “Quinto Tipo” (di incontri ravvicinati, a continuare ironicamente la metafora ufologica) diretta da Wu Ming 1 per le romane Edizioni Alegre. Prosegui la lettura ›