Nasce l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani

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[Ladies and gentlemen, c‘è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ecco a voi l’AIST. La dichiarazione che trovate qui di seguito è stata letta all’apertura del secondo giorno della festa Fantastika, nella rocca di Dozza Imolese, a trenta chilometri da Bologna, prima delle conferenze del mattino tenute da Roberto Arduini e Thomas Honegger:]

Oggi, sotto i bastioni della rocca sforzesca di Dozza Imolese, nasce l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani.
La nascita dell’AIST è il punto d’arrivo di un percorso iniziato almeno dieci anni fa. I soci fondatori dell’associazione hanno già all’attivo una quantità di saggi, traduzioni, articoli di giornale, conferenze, convegni, incontri pubblici, pubblicazioni in inglese e partecipazioni a convegni internazionali in Italia e all’estero. Pur provenendo da aree culturali diverse, i soci fondatori si riconoscono negli obiettivi comuni:

•  promuovere l’opera di J.R.R. Tolkien e studiarne l’impatto e l’influenza sulla letteratura e la cultura contemporanee, da diverse angolazioni (letteraria, linguistica, poetica, teologica, filosofica, ecc.);

•  produrre un contesto di dibattito basato sulla qualità di discorso e su un buon livello di competenza, ovvero essere un punto di riferimento per chi intenda cimentarsi nello studio dell’opera di Tolkien con serietà e onestà intellettuale;

•  attivare collaborazioni con il contesto accademico e con l’ambito di dibattito internazionale, attraverso il dialogo e lo scambio con gli studiosi più riconosciuti nel panorama degli studi tolkieniani a livello mondiale;

•  indagare e favorire le varie forme di narrazione transmediale nelle quali la narrativa di Tolkien viene trasposta e fatta proseguire (come arti figurative, fanfiction, cinema, teatro, cosplaying, giochi di ruolo, videogiochi, giochi da tavolo, ecc.).

Da quanto detto fin qui risulta chiaro che l’AIST non è interessata a una “via italiana a Tolkien”, bensì a un contributo italiano agli studi tolkieniani, collocandosi allo stesso livello delle società tolkieniane anglosassoni. Allo stesso tempo l’AIST intende promuovere la contaminazione e l’interazione tra le varie modalità e i vari campi creativi nei quali si manifesta la passione per l’opera letteraria di Tolkien.

L’attività dell’AIST poggerà su quattro pilastri:

• il più importante sito d’informazione italiano su Tolkien, www.jrrtolkien.it (finora sito dell’Associazione Romana Studi Tolkieniani, la quale confluisce nell’AIST e ne costituisce uno dei nuclei di partenza);

•  la rivista annuale online “Endòre” (www.endore.it), che conta già 16 numeri e che colleziona saggi e articoli italiani, nonché traduce i più interessanti saggi stranieri, ma ospita anche recensioni e contributi di fanfiction;

•  i Tolkien Lab e i Tolkien Seminar, che possono essere organizzati direttamente dall’AIST o in collaborazione con essa, e che sono strutturati su due diversi livelli di approfondimento;

•  la festa annuale Fantastika, l’ultimo weekend di settembre, durante la quale avranno luogo conferenze su Tolkien, sul fantasy e la letteratura fantastica, sfilate di cosplayers, mostre d’arte, conferenze ludologiche, tornei di giochi da tavolo e videogame, ecc.

Fin dalla sua nascita l’AIST annovera sette soci onorari, che sono tra i più importanti studiosi della materia tolkieniana a livello internazionale:

•  gli statunitensi Verlyn Flieger e Michael D.C. Drout, insigni studiosi di Tolkien ed editor della rivista Tolkien Studies (West Virginia University);

•  gli inglesi Tom Shippey e John Garth, rispettivamente il più importante allievo di Tolkien in ambito filologico e il più importante biografo vivente di Tolkien;

•  lo svizzero Thomas Honegger, massimo esperto di Tolkien in lingua tedesca e direttore della Walking Tree Publishers (casa editrice interamente dedicata alla saggistica su Tolkien);

•  il canadese Christopher Garbowski, docente a  Lublino, uno dei più importanti studiosi sulla dimensione spirituale nell’opera di Tolkien.

•  l’italiana Emilia Lodigiani, studiosa di autori inglesi e scandinavi, decana degli studi tolkieniani nel nostro paese e fondatrice della casa editrice Iperborea.

A questo elenco si aggiunge il presidente onorario dell’AIST:

•  Franco Manni, direttore di “Endòre”, curatore di pubblicazioni tolkieniane in Italia e autore di numerosi saggi tradotti all’estero.

I soci fondatori dell’AIST:

Claudio A. Testi, Roberto Arduini, Federico Guglielmi (in arte Wu Ming 4), Ivan Cavini, Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Alberto Ladavas, Simona Calavetta, Matthias Carosi, Dario Cellamare, Manuel Chiofi, Robert Cultrara, Aur Drakson, Lorenzo Galeppi, Stefano Giorgianni, Claudia Manfredini, Daniela Mastroddi, Erin Oak, Andrea Piparo, Norbert Spina, Alessio Vissani, Valerio De Camillis, Marco Arduini.

Dozza Imolese (BO), 28 settembre 2014

 

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15 commenti su “Nasce l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani

  1. Ottimo e abbondante, togliere alla destra uno dei suoi cavalli di battaglia che non si sa perchè debba essere suo, non può che essere positivo. Spesso mi son chiesto perchè mai il genere fantasy debba essere etichettato da una certa parte e perchè Tolkien debba essere fatto apparire come il prototipo dello scrittore di destra.

  2. Bene! Ma senza questa etichettatura destra/sinistra non se ne può più… solo Tolkien. E la Società Tolkieniana italiana (lo so, di dx) che dice?

  3. L’AIST delle etichette ideologiche se ne impipperà alla stragrande, suppongo. Tra i soci fondatori c’è gente delle più disparate provenienze (ci sto perfino io, figurarsi!) e con visioni differenti del mondo, nonché della Terra di Mezzo. La cosa interessante per gli appassionati è che finalmente anche in Italia c’è un’associazione seria che promuove lo studio dell’autore e la sua “riabilitazione” dalla lista degli scrittori di serie B.
    Quanto alla STI… quale STI? ;-)

  4. Un’ottima notizia! Struttura seria e membri di una certa consistenza. Sicuramente si produrrà tanto materiale “scientifico” capace di sottrarre al giochino destra-sinistra (in stile Gaber) un autore che ha voluto trasmettere ben altri valori, superiori alla politica e alle ideologie in generale. Buon lavoro! ;)

  5. ma esiste o esisterà una sede da visitare? :-)
    mi piacerebbe partecipare ai futuri eventi organizzati dall’associazione.
    W Tolkieniani

    • Più che una sede ci saranno le iniziative organizzate o appoggiate dall’associazione. Verranno segnalate sul sito http://www.jrrtolkien.it e magari su Giap quando è il caso. Ieri sul sito, ad esempio, venivano annunciati i seminari su Tolkien che si terranno al Lucca Comics.

  6. Ottima l’operazione che fate su Tolkien: bravi! Era ora che qualcuno – autorevole come Wu Ming – cercasse di riscattare la Terra di Mezzo dalla destra italiana. Tuttavia (e voi lo sapete), resta un’impresa enorme far digerire Tolkien alla sinistra italiana… Proviamoci

  7. Va bene far digerire Tolkien alla sinistra, ma ancora meglio farlo digerire al nostro mondo accademico: in anni di corsi e lezioni, mai sentita una parola a riguardo del prof :(

      • Pagetti è ancora una mosca bianca. Per fortuna che c’è, ma non basta. L’AIST è nata anche per questo, per creare sinergie con l’università. Arduini ed io (ma io solo via Skype) ad esempio parteciperemo a un incontro su Tolkien che si terrà il 17 novembre all’università di Palermo, organizzata da un’associazione esterna, ma con la partecipazione di ricercatori dell’ateneo.
        Per l’anno prossimo bolle già qualcosa in pentola presso una grossa università italiana, ma con una partecipazione ben più allargata e internazionale.
        Insomma, qualcosa ha iniziato a muoversi. E direi che si può solo migliorare.

        • Quando le avrete, ci darete qui in GIAP le coordinate per poter partecipare a quell’iniziativa “presso una grossa università italiana”?

          • Le daremo su Giap e ovviamente anche sul sito dell’AIST. Aspettiamo di avere tutte le conferme…

    • Ecco un altro evento in contesto accademico che fa eccezione alla regola: dal 5 novembre 2014 fino al 15 aprile 2015 a Verona si svolgerà il ciclo di conferenze “Dal fantastico a Tolkien e oltre”, organizzato dal Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Verona. Il ciclo è composto da cinque seminari, che si terranno il mercoledì, dalle 17 alle 19, con il seguente programma:
      – 5 novembre, “Dal Fantastico a Tolkien e oltre” – 3 dicembre “Il fantastico in pittura”
      – 25 febbraio “Il fantastico contemporaneo: mostri, vampiri e principesse
      – 11 marzo e 15 aprile “J. R. R. Tolkien”. L’iniziativa è gratuita e aperta a tutti.

      • È anche importante che una rassegna del genere venga fatta in una città come Verona (mi riferisco all’orientamento politico dominante), no?

      • Come non detto (vale per me e di conseguenza anche per Anna Luisa): mi hanno appena informato che il ciclo di incontri di Verona è non solo lo scippo di un’idea altrui (seria), ma è subito diventata un’accozzaglia destrorso-confessionalista delle solite. E questa è la dimostrazione che c’è ancora molto da lavorare sull’università. Adelante.