I LUPI MANNARI STANNO ARRIVANDO, GLI ULTRATOPI SONO GIA' QUI Atti dell'assemblea dei situazionauti svoltasi nelle segrete del Centro Sociale Occupato "Pelle Rossa" il 22/6/1993 "La seduta e' segreta ma e' politica. Dovrei dire cose che creerebbero panico. Non voglio essere preso per pazzo. Ma le mie riflessioni sono gia' gravi senza bisogno di fare nomi e cognomi" Tommaso Buscetta, novembre 1992 PROLOGO (Da qualche parte nella semiosfera) MARIO. Non credo di avere ancora capito il significato dell'esperimento. Mi sembra ancora una volta il discorso del "tagliare", non so, tipo cut-up, fold-in, etc... Un approccio interattivo giocando sul "ritardo" nell'aggiornamento e sul fatto che la data rimane invariata, e' un eterno 22 giugno ma si parla dell'accordo del 3 luglio, come "illuminati" da sprazzi di futuro prossimo. Ma nei giorni in cui a genova c'e' la caccia all'uomo contro gli immigrati ed esplodono (o meglio esploderanno, visto che e' il 22 giugno) bombe dappertutto, con morti, feriti, mi sembra terribilmente sfasato rispetto alle esigenze del momento... PASQUALE. Capisco... E' che, cazzo, c'e' ancora una volta... e' una specie di dualismo tra linguaggio e Realta' con la r maiuscola, come se le parole non fossero materia, non fossero piombo, o meglio argento, pallottole d'argento con cui ammazzare i lupi mannari che stanno per arrivare... Non vorrei cadere nel "citazionismo" alla belletati, pero' e' un po' di giorni...Insomma, giro con questa frase di Sartre in tasca, mia madre mi ha lavato i jeans senza vuotare le tasche e mi ha lavato il foglio, ma e' ancora abbastanza leggibile... MARIO. Pure mia madre lo fa spesso... PASQUALE. Insomma giro con sto foglio stropicciato, ci sudo, me la porto ai concerti, ci ho visto insieme Michael Nyman a Modena, me la porto in osteria, perfino a Milano Marittima, a fare il falo' sulla spiaggia libera, mi sono messo a declamarla... Aspetta... Eccola, e' "Per aver scoperto il mondo attraverso il linguaggio, per molto tempo scambiai il linguaggio per il mondo. Esistere era possedere una denominazione, depositata in qualche parte sopra le tavole del verbo, scrivere era iscrivere nuovi esseri, oppure - e fu la mia piu' tenace illusione - prendere le cose vive, nella trappola delle frasi: se combinavo ingegnosamente le parole, l'oggetto si impegolava nei segni, era mio"... MARIO. La conosco, l'ha "cantata" Aldo dal palco, quando i Cavalla Cavalla hanno suonato a Viterbo... PASQUALE. SI'? Non l'ho sapevo, comunque, beh, non mi stupisce, perche' i situazionisti avevano capito , a differenza di chi ancora oggi non c'e' arrivato, che e' il capitale a prendere le cose vive nella trappola delle frasi, a impegolare l'oggetto nei segni, nello spettacolo... te la ricordi la seconda intervista di Belletati a Mastro Ciliegia? Li' diceva che la polemica sul revisionismo l'avevano cominciata per attaccare gli "enunciati invulnerabili"...Ecco, lo spettacolo e' un insieme di enunciati invulnerabili, di discorsi prefabbricati, gia' il fatto che per i comunisti "revisionista" ha sempre avuto un significato negativo, come se non ci fosse mai nulla di nulla da rivedere, beh, tutta questa paura delle revisioni c'e' solo nelle scienze umane, nelle scienze fisiche non c'e', ogni teoria dura il tempo che qualcuno si prenda la briga di studiare per modificarla... Difatti, la sfida della complessita' ha fatto flippare i filosofi, ma e' stata raccolta dai guru della "nuova nuova fisica", i servi piu' intelligenti del capitale... PASQUALE. Beh, non e' che l'hanno raccolta, l'hanno proprio inventata... MARIO. Lasciamo perdere, volevo andare a parare qui: nel primo atto, piu' tardi, comparira' un'"Entita'" che parlera' delle parole in un certo modo... Te lo ricordi? PASQUALE. Come faccio a ricordarmelo se non e' ancora successo? MARIO. In rete puoi farlo, in rete puo' succedere... del resto, R.B. non ha risposto a un attacco prima che questo gli venisse fatto, tirandosi dietro gli insulti dei moralisti? Dovremmo fare tutti cosi'... Comunque, stavo dicendo, non c'e' separazione tra le bombe e la gabbia sociale del linguaggio, non perche' le bombe siano solo spettacolo - sono tangibili, straziano le carni, uccidono la gente - ma perche' il linguaggio e' altrettanto tangibile, pesa, fa male quando ti colpisce, puo' stringerti fino a soffocarti... Cos'e' piu' pericoloso? La bomba che esplode, in quella data frazione di secondo, o la "strategia dell'attenzione" che viene innescata da quell'atto? Cos'e' piu' doloroso, la detonazione o gli enunciati invulnerabili che la bomba fa schizzare da tutte le parti? Sottrarre le parole al capitale, riappropriarsi della comunicazione... PASQUALE. E' vero, anche la famosa controinchiesta sulla "Strage di stato" pubblicata da Samona' e Savelli era riappropriazione della parola, era interattivita'... MARIO. Qui ti volevo... Non c'e' alcuna ragione plausibile per ritenere questa assemblea schizoanalitica una cazzata inutile e contrapporle la "serieta'" dei mille volantini tutti uguali che scriviamo, firmiamo e diffondiamo dopo ogni strage, perche' quelle sono piu' o meno sempre le stesse frasi, con la stessa retorica, cristallizzata fino al cliche', fino all'enunciato invulnerabile... Di modo che si rientra nella dialettica dello spettacolo che e' proprio il risultato che vuole ottenere chi mette le bombe... PASQUALE: E allora che bisogna fare? Non denunciare... MARIO. Questo lo stai dicendo tu, non io... certo che il problema non e' piu' tanto la controinformazione, la liberta' d'informazione... PASQUALE. E' vero, e' piu' che altro la liberta' DI PERCEZIONE... MARIO. Infatti...Siamo condannati alla sperimentazione per gli stessi motivi che spingono il mondo alla lotta. E mica e' formalismo questo, anzi, dovremmo abituarci a non considerare in alcun modo dualismi tra forma e sostanza... PASQUALE: Ma ci sara' una ricaduta nella prassi, quella brutamente e strettamente materiale, quella che fa male? MARIO. E hai dei dubbi? Noi viviamo tutti nella e per la prassi... PASQUALE. E allora spegni il fottuto registratore, trascriviamo e mettiamo in rete! ATTO I UNA COMPAGNA. Prima che cominci la vostra buffonata, vorrei chiedere a R.B. cosa significa "giocare il postmoderno contro la postmodernita'", come hai scritto in "Hegel alla luce di Hemingway", e perche' hai messo una frase di Lyotard su "Meconio", senza specificare che Lyotard ha appoggiato la guerra nel golfo? Non si puo' buttare tutto in merda in questo modo! Ne va dell'identita' storica delle compagne e dei compagni! ( tafferugli, voci sovrapposte, alcuni impugnano accette, roncole e bastoni) R.B. Sei venuta per discutere o per litigare? GEPPO. Corrispondi perfettamente al tipo paranoico-fascista. Non c'e' intesa con noi perche' noi siamo schizorivoluzionari, noi non affermiamo l'identita', noi la DELIRIAMO, come deliriamo i continenti, i territori, i sessi, le classi... ( insulti, voci sovrapposte) R.B. (alla compagna) Non meriteresti alcuna spiegazione, comunque, visto che devono ancora arrivare tutti gli altri, ho tempo di dartela... Dopo gli anni '80, e dopo la guerra nel golfo - definita dall'imbecille Lyotard, con intento chiaramente giustificatorio, "il primo conflitto postmoderno -, ho pensato che sarebbe stato divertente e utile lavorare "dall'interno" il pensiero postmoderno, forzare le sue contraddizioni e contraddire le sue forzature... Simulando un'accettazione dei presupposti (la fine delle grandi narrazioni, le emozioni "non forti ma diffuse" etc...), si potevano "scompigliare" le conclusioni per scagliarle contro la presunta "societa' postmoderna": appunto, il postmoderno contro la postmodernita', rendere la falsa coscienza ancora piu' falsa fingendo di considerarla vera! "Hegel alla luce di Hemingway" era la dichiarazione di poetica in questo senso; ho seguito questa tattica in maniera apertamente cialtronesca... (entra Riccardo) R. Scusate il ritardo; stavate parlando di me? R.B. ...cialtronesca e spiazzante in quel breve frammento, "La Nuova Destra non sta solo a destra", dove usavo il defunto Lyotard in un modo che certo non gli sarebbe piaciuto. Si sara' rotolato nella tomba! FABRIZIO. C'e' comunque da dire che il postmoderno non e' stato un'"eclisse" della modernita' ( lo "stopmoderno", lo chiamavano su "Lotta poetica"): e' stato uno scontro della modernita' con se stessa, il recupero e l'omogeneizzazione di TUTTE le passate resistenze culturali in un cocktail di cui i situazionisti avevano fiutato la puzza vent'ani prima... Alcuni compagni dicono che siamo in piena "neomodernita'": mi sta bene, ma il capitale non sarebbe stato in grado di dispiegare e radicare la "neomodernita'" se non ci fosse stato il postmoderno... La portata di quei rimescolamenti e' ancora tutta da valutare! LA COMPAGNA. Voi ve la cavate sempre bene, vero? Sapete sempre tutto, vero? Cosa citare, chi spiazzare, quale vino va col pesce, con quale coltello si pugnala alla schiena il proletariato... siete dei provocatori, andate a fare le riunioni con "Orion"! ( fischi, applausi, frizzi e lazzi. La compagna viene allontanata, inizia la riunione) VOCI. Chi e' presente? UN CIALTRONE (irrompendo nella stanza) Ma l'arte, anche laddove essa non conosce la disgiunzione tra vero e falso, si rivela profetica nel suo rapporto con la realta' della storia! (esce) FABRIZIO. (come se nulla fosse successo) Mancano un po' di compagni...Dell'ex-collettivo Transmaniacon siamo in 10, mi sembra, piu' tre "surdeterminatori" interessati ad assistere all'assemblea. Direi di cominciare. Qualche mese fa Stanislao ha proposto l'autodissoluzione del collettivo Transmaniacon, cosa che abbiamo iniziato a realizzare msantellandoci pezzo per pezzo, fino a oggi. Questo e' il periodo ideale per affrancarci dalla forma-collettivo, per poter agire in comune con altri la cui prassi sia in sintonia con la nostra. Questo anche perche' fin dall'inizio abbiamo contestato le imperiose affermazioni di Identita' (vere e proprie autorappresentazioni ideologiche, che non hanno nulla di materialistico), abbiamo rifiutato la memoria codificata e reificata nella forma-gruppo, le consuetudini e tutta questa merda, proprio tutto cio' che e' piu' funzionale ai progetti del capitale, e sarebbe assurdo permanere come collettivo Transmaniacon, fare un'affermazione di "identita' transmaniaca". Sarebbe in contraddizione con tutto il nostro percorso. Si tratta di distruggere ogni continuismo allo scopo di affermare la continuita', SCIOGLIERE IL COLLETTIVO TRANSMANIACON, d'ora in poi ci saranno solo liberi transmaniaci e liberi situazionauti. Affermare una transmaniacalita' tanto anonima quanto dirompente... ALDO. Una transmaniacalita' di massa... F. ...Di massa o non di massa, dipendera' dai momenti. RICCARDO. Diciamo "diffusa"... F. "Diffusa" puo' andare bene. Cio' e' in sintonia con quanto dicevano i situazionisti, quella frase sull'"essere nelle teste di tutti"... E poi non vogliamo che la memoria, codificandosi, produca dei leaders. Siamo noi i veri acefali! Non abbiamo LA "testa pensante", siamo veramente antigerarchici e antiburocratici...Oggi abbiamo la possibilita'... Geppo: Dunque il mio comportamento non potra' essere tenuto nei giusti limiti dalle buone ragioni avanzate dagli altri, ne' tantomeno dalla saggezza delle mie riflessioni . Tuttavia la debolezza e limitatezza del mio spirito non mi impedirebbero di essere ambizioso, di invidiare il mio vicino piu' peloso di me, di concupire suo nonno, sua nonna e sua zia che mi sembrano piu' belli del mio cavallo a dondolo, di lasciarmi ad ogni genere di turpiloquio in compagnia della mia Perpetua rinnegando la mia religione e la mia passione per la sua zuppa di rane in un sol colpo?! Dobbiamo forse negare che abbiamo un organo preposto alla salvaguardia delle nostre piante denominato testa, un segno pensante e pesante dell' esistenza di un essere supremo?! R. Non abbiamo teste pensanti neppure presi uno per uno... Nel senso che i transmaniaci diventano macchine, macchine da guerra, macchine attoriali, non nel senso che fanno teatro ma nel senso che compiono azioni. C'e' una ricerca di atto puro, e quindi una "spersonalizzazione", una deriva psichica... (uno sbuffo di fumo, odore di zolfo. quasi silenziosamente una entita' vagamente umana, d'ora in poi Entita', appare e si siede in disparte. Sotto lo zolfo emana un distinto odore di barolo. Ascolta) F. Sono d'accordo. Oggi abbiamo la possibilita' di fare un riepilogo, un esame di questa stagione... R.B. Anche se e' assurdo parlare di "stagioni", la transmaniacalita' non ha stagioni. Questo testimonia che nel linguaggio e nella scansione dei nostri ritmi siamo ancora prigionieri dell'esistente... A. Ma da un punto di vista spettacolare le stagioni esistono.Prendi l'estate e le spighe di grano mature... G. Un vasto mare di spighe dorate, su steli maturi,ondeggia al vento. Zoccoli ferrati e stridore di falce risuonano lontano dal villaggio. Ore calde, gravate di odori! Wieder steig ich!! Jon, si era invece scisso in una coppia gemellare maschio-femmina. Era l'esperto di armi atomiche che aveva condotto esperimenti col radio e aveva disegnato i progetti nucleari: Lock them out and bar the door Lock them out for e-v-e-rmore Nook and cranny Window door Thanks for your cooporation. F. Questo riepilogo lo faranno compagni dell'ex-collettivo Transmaniacon e compagni che non ne facevano parte. Cio' che e' importante e' che questi liberi situazionauti ci spieghino come hanno percepito negli ultimi mesi il lavoro del C.Tr., questo e' interessante e potrebbe permetterci di sintonizzarci meglio per le prossime azioni comuni, e di chiarire alcune cose, anche partendo da cio' che hanno letto su "Meconio" (*), che e' andato a ruba grazie alla pubblicita' fattaci da chi ci odia...(risate) Entita'. E quante copie sarebbero andate a ruba? (dopo un momento di stupore F. continua come se niente fosse) F. Le prime 130 copie in meno di una settimana. Entita'. Vende di piu' il corriere dell'elettricista F....Tornando al punto, si tratta di definire meglio la prassi, la provocazione, il movimento della macchina attoriale, la contesto-azione... R. Non "contestazione", comunque... G.Prego i lor signori di usare un linguaggio piu' consono all'evento.. F.Infatti volevo dire, contesto-azione, azione nel contesto. Finora il C.Tr. e' rimbalzato linearmente dalla prassi alla teoria solo per quanto riguarda la pederastia (risate)... Per il resto abbiamo attraversato teoria e prassi ancora indeterminatamente... Lascerei la parola a Roberto, che ci deve riassumere gli avvenimenti dell'ultima settimana... SALERNO. Prima vorrei dire che penso non sia giusto farsi dei soldi con quelle cosette quando ci sono compagni che ogni anno versano milioni di globuli rossi per la rivoluzione (e anche bianchi, basofili e usinofili), e noi al massimo facciamo due passi e andiamo a fare le fotocopie con macchine che non abbiamo nemmeno costruito noi... Entita'. Nemmeno il cesso hai costruito ma lo usi, o ti arrangi con le piante (rutta) R.B. Ne parliamo dopo... O.K., ringrazio Fabrizio per avermi dato la parola. Avrei anche alcune critiche da farti sull'impostazione che hai dato a questa assemblea, e mi riservo di intervenire piu' tardi, a dibattito avviato [RB riassume le polemiche telematiche, spiega i rischi di completo imbarbarimento del dibattito sul revisionismo, spiega che i sysops dell'ECN sono sottoposti a continue pressioni psicologiche, propone di non rispondere ne' reagire piu' ad alcuna calunnia o anatema. Tutti sono d'accordo. Vengono poi dibattute alcune questioni tecnico-editoriali e si vagliano diverse proposte di collaborazione, N.d.R.] (entra Capelli) TUTTI. Ohila'! CAPELLI. Non mi sono fatto la doccia e sono venuto subito qua! [Si discute di un progetto d'ipertesto transmaniacale, se sia meglio realizzarlo in ambiente DOS o in Windows] R. [I problemi editoriali e le proposte di collaborazione] pongono un problema piu' generale... [ Si discute di possibilita' di un autoreddito, tutti si preoccupano di distinguere la transmaniacalita' dall'"alternativismo" , e si vaglia la proposta di due cavalli sicuri da giocare su Bologna] A. Dovremmo essere un po' un "terzo polo", come la Cina tra URSS e USA... C. Non era mica tanto un terzo polo, la Cina! R.B. (accostando gli indici) Era cosi' con gli USA, la Cina! Nixon e Mao... Entita'. Azz.. che precisione di analisi, che profondita'... A. Ma per un certo periodo no... Insomma, stavo dicendo che integrarsi a questo livello in storie di altri mi sembra sbagliato, con i mezzi che abbiamo noi... G. Son d'accordo tanto piu' che parlare in favore dell' umanismo senza essere per il "socialismo umanistico" alla maniera anglosassone, 'comprendere' i comunisti, significa apparentemente collocarsi molto in alto e in ogni caso al di sopra della mischia. In realta' significa semplicemente rifiutare di impegnarsi nella confusione e fuori della verita'.E' colpa nostra se l'impresa marxista ha potuto sopravvivere solo mutando carattere? R. Vorrei fare una considerazione: questo implica il problema se espandersi all'interno di canali informativi differenti. Secondo me dovremmo espanderci il piu' possibile... Addirittura, con Roberto parlavamo, e' un po' velleitario..., di andare in quelle TV private del cazzo... A. Certo, se siamo andati a Ciaoradio possiamo andare anche... Entita'. Capirai che audience... R.B. Naturalmente questo comporta un balzo di tigre verso la cialtroneria piu' palese... Entita'. Ci mancherebbe.... FB. La TV propaga dei MODELLI, la sovversione e la rivoluzione non devono avere MODELLI. La sovversione e' un insieme di atti affermativi unici, non li si puo' riprodurre in serie ne' apprenderli con lo scimmiottamento. Cosi' si diventerebbe dei pupazzi in mano di "ventriloqui" politici. In TV i gesti sovversivi vengono disinnescati in una frazione di secondo, il recupero viaggia sulle onde hertziane. RB. E' abbastanza vero, ma non dimentichiamoci che l'uso della TV, come quello di tutte le tecnologie, e' regolato dall'insieme dei rapporti sociali, dai rapporti di forza tra le classi e dalla sfera giuridica che ne e' la fissazione e il riflesso... La TV non ha un'"anima"... Il mezzo e' il messaggio, ma il mezzo non nasce dalla testa di Giove, e' costruito e messo in funzione secondo il principio organizzativo della formazione sociale, nel nostro caso del capitalismo. Non esistono tecnologie "buone" o "cattive"... Entita'. Solo quelle stronze. FB. E vabbe', questo lo davo per implicito! Comunque nel capitalismo la TV funziona come stavo dicendo, anche se sono riflessioni vecchie, pre-cyberpunk... (risate) G.Non e' la prima volta che ci impantaniamo davanti all' idea di viaggiare nell'etere televisivo ma non ci possiamo fermare sull' idea del predominio del mezzo. Questo non vuol dire che io non riconosca la predominanza del mezzo e delle sue strutture sul messaggio, ma voglio dire che questo non lo dobbiamo vedere come un muro ma come un dato di fatto incontestabile da cui partire. Punto primo e' stabilire di quale Emittente si tratterebbe , punto secondo, la modalita' di trasmissione e cioe' diretta o programma preregistrato. Voglio dire che e' innegabile che nel caso di un programma preregistrato le nostre possibilita' di sfuggire ad una manipolazione totale sarebbero tendenti a zero. Questo comunque esclusivamente per la nostra scarsa confidenza con il media televisivo. Ma nel caso di un programma in diretta e come ospiti di una piccola emittente televisiva , potremo essere in grado di cavalcare il mezzo , con un opportuno lavoro teorico a monte. Parlo di piccola emittente perche' do per scontato che in un contesto di questo tipo, che potrei definire vergine da esperimenti di contaminazione testuale- mi riferisco a fenomeni tipo Blob od Avanzi- l'utilizzo strategico del falso o l'applicazione di altre modalita' gia' sperimentate in rete avrebbero di fronte un pubblico sfornito della chiave di lettura adeguata a neutralizzare le nostre armi. PROSCIUTTO. Vorrei riprendere le affermazioni di Albertik nell'intervista su "l'Unita'", cioe', sarei disposto a lavorare per Berlusconi se riuscissi a deturnarlo... S. Ricordo un'estate della mia adolescenza in cui provai una notevole mancanza di venditori di gelati sulla spiaggia, infatti l'esate a Salerno era torrida, ma le coincidenze programmatiche deipolicomunicativi piu' forti - TELESALERNO 1 e TELELIBERA 63 - causarono in un anno particolarmente difficile delle lacune nella coscienza di classe di alcuni giovani di mia conoscenza... Da questo emergevano con forza Midiri (venditore di pentole e di "pezzi di bicchiere", sic!) e la transmaniaca Wanna Marchi. Furono loro a salvarci la vita. Entita'. Un altro peccato da attribuirle... Tutti. Hai finito di rompere i coglioni con i tuoi commentini? Chi ti manda, intervieni. (vociare confuso. L'Entita' sale traballando su una sedia.) Entita'. AH le parole (barcolla). Se avessi una lira per tutte quelle che ho detto pro o contro una cosa, a torto o ragione, sarei miliardario... Parlare, indubbiamente una attivita' piacevole. La fanno in molti. Certo qualcuno dice di preferire i fatti, ma i piu' preferiscono i fatti proprio per parlarne. Le parole sono la nostra coda di pavone. A questo proposito, faro' la mia parte con una poesia Eccoci qui, la stanza e' buia, le pistole sono cariche. Dove colpira' il proiettile? Trovera' ancora la fronte dello Zar? Forse piu' modestamente rimbalzera' in qualche angolo, forse sfiorera' qualche testa meno blasonata. Forse per qualche strano miracolo (a volte ne accadono) ritornera' nella canna di chi l'ha sparata. Le parole non sono proiettili, viaggiano piu' velocemente, fanno piu' male, colpiscono piu' bersagli. Sherazade rifondo' un regno, mescolando il suo sangue, solo con le parole. Quale proiettile funzionerebbe altrettanto bene. Ma abbiamo solo le nostre pistole cariche nella nostra stanza buia zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzing (l'ultimo suono l'entita' lo produce a vaga imitazione di un proiettile che rimbalza) Avete capito adesso? Tutti. NO! Entita' (definitivamente bollita). Allora annatevene a... (con il mostruoso suono di un peto terribile l'entita' scompare) P. Propongo di riprendere da quando questo... essere ci ha interrotti FLEMMA. Sarei d'accordo con quest'eventualita', lavorare nelle TV private, solo nel caso si riesca a sfruttare il mezzo televisivo, praticamente violentandone e survoltandone il valore d'uso. Essendo come insegna Funari la TV l'agora' moderna, se dobbiamo cambiare l'uso della piazza fisica dobbiamo farlo anche per l'uso della piazza virtuale...(caos, voci sovrapposte, prorompe Salerno che urla: "Lasciate parlare Capelli!", le voci si quietano, gli sguardi convergono in direzione di Capelli, Capelli non c'e', e' appena uscito) PR. No, "la fisicita' al potere", l'ha detto un tossico all'assemblea del SERT, qui nel cortile del centro... R. Se sei bravo, riesci a utilizzare anche il programma con lo sponsor! Devi manipolare il contesto, la questione secondo me e' cercare di ... (voci sovrapposte, confusione Un uomo entra dalla porta, capelli sale e pepe, barba idem, pantaloncini.) VINCENZO. Che se puo'? Eqqui' la runione del comitato della cub contro a repressione der movimento operaio? Tutti. NO! V.M. MA vabbe' ve volevo solo di' che qui se dovemo fa' n mazzo tanto per combattere gli scherani der potere, che siano maledetti fino a setttima generrazzione. L'artro giorrno ho 'ncontrato n'amico mio che fa er netturbino: M'ha detto: " A Vince', qui ce lo stiamo a pija n' der culo co sto accordo der 3 luglio." I'ho risposto " A Gigge', che hai voluto vota' per l'RCU quanno ce stava a riunione per decide se bisognava appoggia' er PIP o er POP per organizza' a riunione che doveva indi' l'assemblea per discute dell'attivo che imponeva er corteo? Si' e allora mo' checcazzo voi? C. (rientrato) Ma se e' il mezzo che usa te e non tu a usare il mezzo... V.M. Er mezzo, ma nun sarete mica la bbanda bolognese de' rinfarditi cheddiscutono se o sfruttamento e' ppiu' gneggne' o gneggna'? Ao, o sfruttamento e' sempre quello, l'anima de li peggio mortacci vostri, da quando mio nonnno e er nonno de mi' nonno annavano a scava' 'nda terra per cava' er carbone. AGAPITO. A questo punto, una volta entrati nel mezzo del discorso sul mezzo, cioe' sui media, vorrei proporre una politica nuova, cioe': attribuire al mezzo espressivo, qualunque esso sia, un ruolo particolare nella realizzazione di un progetto SITUARIVOLUZIONARIO, in termini politici prima che estetici. Cioe' come i FORMALISTI RUSSI......Insomma.............Cioe'............(tumulto, ammassi di manine sullo stomachino dell'oratore che indignato fugge via) IL CIALTRONE DI PRIMA (da dietro la porta) 'cazzo dici? A. Infatti sta li' il problema... V. M. Eggia' che sta li', vabbe', io vado a discute con quarcun artro e ve lascio ar lavoro, comme dite voi, spettrale? Ah se immateriale. Immateriale un par de cojjioni, immateriale e' il cervello che ttenete...(la voce si smorza mentre l'uomo si allontana. P. Vogliamo andare avanti con sta discussione? R. Dipende...(voci sovrapposte) P. eravamo arrivati a parlare di sponsor o no.... R.B. In "Wayne's World" loro infamano lo sponsor e vengono cacciati dalla TV... R. Si puo' esagerare talmente lo sponsor che alla fine e' controproducente... La questione e' dilatarsi, contaminare situazioni extra-movimento, con tutti i rischi che cio' comporta. E' rischiosissimo. G.Il problema secondo me non e' lo sponsor dato che la pubblicita' ha gia raggiunto dei livelli di autorappresentazione tali che e' ormai al di fuori del semplice discorso commerciale, quindi difficilmente contaminabile a fini distruttivi. Il problema e' invece riuscire a razzionalizzare l'immensa mole di materiale sui media , nei nostri limiti, e creare delle strategie tenendo conto della nostra esperienza. Nel senso.....Siamo partiti come programma radiofonico ma se non avessimo messo in atto la strategia multimediale e quindi utilizzato sia la rete che il rapporto face to face con la comunita' col cazzo che saremmo riusciti a mettere in moto il meccanismo per cui improvvisamente persone che non solo non ci conoscevano ma che neanche avevano mai letto qualcosa di nostro, si sono sentite obbligate a dire la loro sulle nostre produzioni a prescindere dal loro reale contenuto.Quindi mi sembra che la strada si e' gia' in parte aperta , anche aldila' delle nostre aspettative iniziali.... C. Io volevo dire una cosa: VOGLIAMO TORNARE IN STRADA? Stiamo sempre a parlare di libri, di ipertesti, di televisione... F. R.B. infatti stava per finire... R.B. Si', infatti. Visto che il C.Tr. si e' autosoppresso per poter agire con altri compagni, allora riesaminiamo e cerchiamo di prospettare come saranno i prossimi mesi, le azioni in strada, l'accento si sposta... R. ...sulla sovversione materiale. ABLATIK. Ad esempio, i compagni "esterni" come hanno interpretato l'azione del 18 maggio (**) qui al centro... F. "Ferro bachtuto"? ABL. Si', come interpretano l'azione della Tribade Tecnica nelle persone di Bob, Ablatik e Lalo? R.B. Quando ti sei infilato il dito in culo? ABL. Si', questi eventi transmaniacali portano a uno scaturire della violenza, talmente forte che non sta piu' in noi desumerlo, abbracciarlo, limitarlo, confonderlo, inibirlo... Come questo tale che mi viene a dire: "Tu hai detto 'STRONZI', e io ti ammazzo!"... R.B. Chi e'? ABL. E che ne so chi e'? (ad Antonio) C'eri anche tu... ANTONIO. Ah, si', si'! ABL. Che poi lo ha fermato uno del "Piccolo"... Cioe', per dire... R. Ah, quando hai detto dal palco "Andate a dormire, stronzi!"? ABL. Si', e questo si e' ritenuto offeso, coinvolto in prima persona... F. Significa che sei riuscito nel tuo intento... (risate) ABL. Voglio dire, chi ci difende in queste situazioni? Bui? Belletati? STANISLAO. Forse un servizio d'ordine transmaniaco? (risate) R. i compagni transmaniaci che sono presenti! (indica R.B.) L'altra volta mi sono messo io tra lui e ###, davanti, in mezzo, mi ci sono messo io... C. Anche Prosciutto. R.B. E poi Flemma e gli altri che erano li'. ABL. Quindi, c'e' un livello di autodifesa...(confusione) Insomma, siete d'accordo riguardo a questa recrudescenza violenta... ANT. Vorrei rispondere: e' il mio stesso desiderio, assillato non tanto dal concetto di pratica quanto dalla mia esperienza e dal mio desiderio della pratica reale, del contatto con la materia, della sua trasformazione. G.Siamo alla deriva ! Dunque il mio comportamento ad esempio non potra' essere tenuto nei giusti limiti dalle buone ragioni avanzate dagli altri, ne' tantomeno dalla saggezza delle mie riflessioni. Tuttavia la debolezza e limitatezza del mio spirito non mi impedirebbe di essere ambizioso, di invidiare il mio vicino piu' peloso di me, di concupire suo nonno , sua zia e sua suocera che mi sembrerebbero piu' belli del mio cavallo a dondolo. Ma chi e' tanto puro ed esente da macchia da poter in questo caso fotografarmi a fini diffamatori?Chiunque tentasse una simile operazione cadrebbe inesorabilmente nella nostra RETE. R. Giusto! AG. Concordo vivaMENTE. F. Vorrei puntualizzare: piuttosto che su quella serata, secondo me i compagni qui presenti devono dire cosa hanno pensato del nostro agire. Si puo' partire dalla trasmissione o da "Meconio"... La serata ha avuto un suo svolgimento strano, su cui non concordano neanche gli stessi componenti del C.Tr.... R.B. Una volta io ho detto che potevamo prevedere la situazionautica ma non la transmaniacalita', lo svolgimento ma non la transmaniacalita' che ne sarebbe venuta fuori... R. Insomma, noi costruiamo dei percorsi, degli "happening"... ABL. (con espressione schifata) No, non dire "happening"! E' un termine anni '70. (confusione) F. Happening vuol dire "evento", nient'altro. ABL. (in mezzo alle voci sovrapposte) fricchettoni di merda! ST. [presenta una sorta di mozione d'ordine] R. Dicevo, dei compartimenti d'ambienti nei quali e' inserita una variabile: la transmaniacalita', che scombussola tutto... Secondo me qui il 18 maggio e' successo questo, ed e' O.K.! ABL. Quindi tu sei d'accordo sulla distruzione dei lavandini e tutte 'ste cose? R. No, dico di stare piu' attenti ma nemmeno mi metto le mani nei capelli, "Oddio che disgrazia!"... E' da mettere in conto... A. E' un evento voluto! R. Non era voluto, e' stato un incidente da mettere in conto... A. Ma era prevedibile, cazzo, perche' se tu dai delle mazze in mano alla gente, o spaccano la testa a te o spaccano quello che trovano... Euforia, capisci? Euforia collettiva che porta alla violenza... R. E' panico dionisiaco. [ divagazione sulla Somalia e sull'ONU ] ATTO II R.B. L'altra sera Emiliano aveva delle perplessita' su Transmaniacon. Vorrei che le ripetesse qui. EMILIANO. Io sono stato presente alla serata in Aula Bianca, a dicembre... F. E' stata la prima serata transmaniaca. EM. In tutto quest'anno a Bologna ho visto tutte le cose da fuori, non sono entrato in niente. Allora ti dico: se io leggo le cose di Transmaniacon oppure parlo con un ex-membro del collettivo, e' probabilmente la cosa che mi interessa di piu'. Ma la mia perplessita' e': io sento anche dei giudizi di persone esterne; probabilmente a te, come ti ho detto, non ti vengono a dire che Transmaniacon e' "l'ala creativa dell'Autonomia Operaia", come qualcuno ha detto a me... G....era uno che giocava a fare il transmaniaco...(risate) R.B. La vera ala creativa e' quell'altra! (risate) E poi il C.Tr. non era un collettivo "dell'" Aut.Op., perche' c'erano compagni che non erano dell'Aut.Op.. E' quasi una calunnia. A. Quale? R.B. Questa che noi saremmo l'"ala creativa"... A. Si', e' roba vecchia... R. E' dequalificante proprio! G.Non dobbiamo cedere a queste provocazioni! Em. Penso sia una cosa vecchia, anche se non so le storie... Comunque mi sembra il limite di tutte le cose che avete fatto voi. Insomma, se qualcuno arriva a definirvi cosi', l'impressione che ho e' di una specie di "servizio intero", che e' altamente positivo, ma che e' limitato all'area del movimento... ANT. La transmaniacalita' non ha raggiunto il proprio apice, non e' ancora pura sovversione... EM. Avete lavorato solo all'interno della rete, del centro sociale o di quello che si chiama "il movimento" (secondo me anche questa e' una definizione vecchia e bruttissima)...E allora e' questo il limite. Ad esempio la serata del 18: io ho visto poco, sotto ci sono arrivato quando era finito tutto; ho visto la Tribade Tecnica e ne ho avuto una cattiva impressione, proprio perche' se tu ti confronti in un certo ambito purtroppo arrivi a comunicare su certi livelli. A Isernia, se tu fai l'intervento piu' terra-terra che fai a Bologna, quelli ti guardano e dicono. "tu mi mascheri con una pretesa ideologica e filosofica chella ch'e' puramente 'na presa p'ru culo!"... Una volta io mi sono trovato a difendere il C.Tr. di cui conoscevo pochissimo... Quello che abita con me, di Socialismo Rivoluzionario, diceva male di voi, allora io ho cominciato a spiegargli (perche' stavo studiando le avanguardie, e' la squallida verita'!), gli ho fatto un discorso sulle avanguardie, che poi non credo voi vi riconosciate in questa cosa... G. Senti abbiamo dei seri problemi ad evitare la pratica del riconoscersi abbiamoavuto anche degli scazzi in proposito, molto positivi devo riconoscere, ...non so se vi ricordate dell' Amleto di meno , e ne siamo usciti indenni quindi ogni voce riguardo una nostra eventuale cristallizzazione sar` solo deplorevole e deviante .....quindi bene accetta (risate) C. Noi non siamo un'avanguardia. EM. Si', comunque, nei confronti di Transmaniacon e delle cose che fate voi, ho lo stesso interesse che mi fa studiare le avanguardie, e ci ho trovato lo stesso limite, non c'e' la capacita' di riuscire a sfondare... R.B. E' vero. R. Cioe', lui sta parlando di un'autoreferenzialita' di movimento... EM. Si', piu' o meno quello. R.B. Ha ragione. G.Dio guida le tue parole! R. Si', pure per me ha ragione. PR. Ha ragione da vendere. AG. Sisi'. FL. Voglio comprarne un po'. EM. Come vi dicevo, a me interessa moltissimo Transmaniacon. Io cerco di riconoscere le cose che mi stanno sul cazzo e mi fanno schifo, cosi' cerco di avvicinarmi a quelli che mi interessano, e mi accorgo che il limite e' questo: puoi essere provocatorio quanto cazzo vuoi, ma se rimani nell'ambito del "movimento" ti possono disinnescare al volo. A quel punto la provocazione viene identificata, Transmaniacon e' quello che mi vola in testa... per questo mi va bene il fatto del dissolversi. Questo e' anche il problema della satira, che si fotte da sola: ad esempio Dario Fo mi fa pena, e pure Paolo Rossi: l'intervista su Zeronetwork mi e' piaciuta, ma anche lui corre seri rischi... R. Sono gia' finiti. ABL. Si', e' cascame spettacolare, vecchiume. ANT. vorrei collegarmi al quesito che si poneva: se l'ex- C.Tr. doveva, poteva, si poneva come pratica della sovversione permanente, quello che facevi tu il 18 mi andava bene, pero' rientrava nella sovversione intesa come spettacolarita' portata all'eccesso e liberata della sua conduzione, pero' la pratica distruttiva posta all'interno del centro sociale, e pertanto come SOVVERSIONE DI UNA SOVVERSIONE GIA' IN ATTO, creava un incasinamente generale che in un certo modo faceva... Non voglio esprimermi come il documento del CCA, che vi accusa di fare il gioco di qualcun altro, anzi voglio dire che questo veniva facilmente utilizzato da altri che, appunto, non fanno sicuramente il gioco del centro sociale... Chiaramente questo mio intervento e' estremamente chiaro e fa da sintesi a ogni sintetica argomentazione dei compagni del centro, di quale centro? Contro lo stato e ogni forma di centralismo democratico. Abbatti il centro dell'autonomia, autonomia dal centro. ST. A me non e' che piacciano molto le definizioni, pero' vorrei inquadrare cos'e' stato e cose voleva essere Transmaniacon. Stando spesso a Milano, ho sentito le critiche, si parla di "provocazione per la provocazione", di un linguaggio comprensibili a pochi, di una "setta"... La cosa da cui bisognerebbe ripartire e' "Che cosa vogliamo? perche' facciamo queste cose?". Il progetto, se cosi' si puo' chiamarlo, e' quello di una critica della vita quotidiana, e questo vuol dire che vogliamo innanzitutto superare la noia, lo svacco... ABL. ...l'abbandono... R. Agire direttamente sullo spazio-tempo. G.Non ci dimentichiamo della riappropiazione degli stati di allucinazione che ci sono stati sottratti dal mercato e che intendiamo riprenderci come momento di pura espansione e di attacco al mercato stesso ... EM. E' questo infatti il lato che mi interessava. ST. ... e anche cose che sembrano non ben inquadrate, come la pederastia o il revisionismo, o l'attacco al rap, tutte quelle cose per cui ci accusano di "provocazione per la provocazione"... Ma tutto cio' va ricondotto a quello che vogliamo fare, smuoverci le coscienze, rimuovere cio' che e' abitudinario e sedimentato nella nostra testa. Quello che vogliamo fare e'... R. E' il tumulto... ST. Si', ma anche il tumulto va ricondotto alla felicita' collettiva... R. Certo, e' un atto affermativo G.E produttivo ST. Pulsioni vitali, non provocazione fine a se stessa. Riguardo invece alla contaminazione, dobbiamo riprendere i contatti con le altre situazioni [proposta di un convegno ad Appiano sulla strada del vino (BZ), l'inverno prossimo] R. Allora, io volevo dire: il problema dell'autoreferenzialita' di movimento e' reale, infatti 2 mesi fa ci siamo posti il problema di riversare tutta l'elaborazione teorica, tutta la sperimentazione linguistica di questa stagione in una prassi, in un agire. Si tratta di portare avanti un attacco allo spazio urbano per distruggerne i valori d'uso. Si erano ipotizzate delle forme "teartriche", non per fare una rappresentazione ma perche' sono atti fisici che coinvolgono la "gente"... BOB. Direi che e' l'approccio migliore... R. Si', e' lo stimolo per creare... C. ...ma non solo quello: io ad esempio non solo d'accordo sulla dimensione "teatrica"... (voci sovrapposte, confusione) G. Beh, la possiamo interpretare in molti modi e attuare su vari canali... R. Comunque, quello che ci si deve proporre e' cercare di smuovere le coscienze, quindi di SMUOVERE I CORPI, l'ambiente nel quale stanno i corpi e il valore d'uso di questo ambiente. ST. Scusate, io non vedo differenze tra coscienza e corpo... G. Ti vogliamo bene lo stesso. F.Io no! R.B. La psicologia e' merda, come lo e' il riduzionismo biologico. Bisogna procedere verso un nuovo, elettrizzante "olismo biologico"... R. Infatti, una cosa non ho ancora detto: cercare di eliminare totalmente la questione del "messaggio" verso una pura comunicazione-atto, puramente fisica... A. Futurista? R. No, perche' futurista? A. Futurista, dinamica... R. Eliminazione del messaggio, eliminare il "contenuto" politico e passare all'"atto" politico. A. Futurista! R. Ma che c'entra il futurismo, scusa? A. Futurista! Io, che mi intendo di arti visive, ti dico che e' futurista! G.C'era scritto anche su GenteViaggi.. AG. Stop! Visto che stiamo parlando di avanguardie, permettetemi di fare qualche chiarimento in merito ai formalisti russi. Loro, come dice la parola, erano FORMALISTI, ed erano pure RUSSI, e questo basta a spiegare tutto.........insomma.............secondo me.......anzi, secondo noi, l'ex-Tr. dovrebbe.........mhh.........cioe'.....(la voce e' coperta dagli schiamazzi e da urla di disaccordo) R. Io, che mi intendo di teatro, ti dico che e' artaudiana, 'sta cosa! AGAPITO. Si', e' Artaud! R. Non c'e' un "significato" che regoli a distanza il significante! Non e' il Living Theatre... F. ...ne' l'Agit-Prop! AG. Siamo arrivati alla fase di cambiamento... R. Si', crollano i muri, si spaccano le tubature... AG. ...visto che si scioglie Transmaniacon, a questo punto il referente cambia: se uno degli errori era l'autoreferenzialita', vorrei capire qual e' il referente ora... R.B. E' la comunita' umana! R. E' il massimo dello spazio! ST. Sono d'accordo con Roberto, e' la comunita' umana... (voci sovrapposte) R. Per me il referente e' il massimo dello spazio che possiamo invadere e saccheggiare. BOB. E' la comunita' URBANA! G.E' Dio! R. E' il massimo campo d'azione: mentre prima erano l'ECN, la radio... AG. La conclusione: utilizzare il maggior numero di canali possibile mi sta pure bene... R. Dobbiamo pensare alla dilatazione... F. Ci sono anche dei vincoli... ANT. Cio' dipende dall'essere transmaniaci... AG. Mi sono bloccato. A. Posso parlare un secondo? Personalmente non credo che nelle nostre dinamiche sia importante farci scrupoli morali su quello che e' un cascame culturale, che e' quello situazionista. Stanislao parlava di "felicita'", il che rimanda alla concezione ideologica... (Stanislao assume un'espressione schifata) A.(desolato) vabbe'... St. No, no, continua, e' che non mi piace la parola. A. Stavo dicendo, ci sono altre dinamiche in questo collettivo sfasciato, che sono le dinamiche AUTISTICHE...Vorrei parlare un attimo di questa cosa qua. ATTO III A. "Autistico" e' colui che ha una comunicazione pervertita, che si impone scrupolosamente di non trovare mediazioni con gli altri, di rompere i ponti... Se voi vi ponete in una condizione, diciamo cosi', "politica", come diceva lui prima, no?, se c'e' lo sponsor ti devi veramente autocensurare, e io penso che questo sia giusto (risate). Diversamente... nel senso che avendo dei mezzi... Ci vuole un minimo di rapporti intensi stabiliti sulla pratica, vale a dire azzerare la presenza del pubblico esterno, della gente, cioe' prendere solo gente nostra, della Tribade, dell'ex-Transmaniacon... R. Chiudere? Ma questo e' un po'... A. No, questo e' giusto, cazzo! R. Ma cosi' non siamo piu' affermativi, diventiamo negativi, dialettici... (confusione, voci sovrapposte, cade da un tavolo un vaso di fiori) G. Non sono daccordo . State affrontando il problema nel modo sbagliato. L'apertura a tutti i canali e a tutti i contributi h senza dubbio necessaria ma h anche necessario il dibattito sulla nostra produzione fino ad ora accumulata e trasmessa e questo lo dobbiamo fare al nostro interno almeno in questa fase di ricontestualizzazione , ...tra virgolette.. AG. Tutte le cose che sono state prodotte vengono prodotte, mi viene da dire, con un interscambio, se "Meconio" va all'esterno, anche se qualcuno non lo compra perche' dice "Bah, i transmaniaci!", visto che il referente e' il mondo intero, la comunita' umana, l'universo... R. Si', raga', c'e' comunque il problema della lotta di classe... ANT. Ma e' gia' POSTA IN ATTO, la lotta di classe. A. Esatto, non c'e' neppure bisogno di nominarla! R. Comunita' umaa va bene, ma noi vogliamo creare autonomia proletaria... IL CIALTRONE (rientrando con in testa un colbacco nero) Ma non puoi identiFICAre la comunita' umana con la Specie in rivolta, questo non puo' che........... R.B. Difatti e per l'appunto, identifico la comunita' umana con la Specie in rivolta, e questo non puo' che escludere i padroni, che non sono in rivolta. ST. Sempre tenuto conto dello sviluppo autonomizzato del MPC... F. Che? ST. MPC, Modo di Produzione Capitalistico. A. E' chiaro che vorrei che tutti facessero quello che faccio io, che dev'esserci una redistribuzione economica, tutto quel cazzo che vuoi, pero' io vorrei qualcosa di piu'! (risate) C. Pure qualcosa di piu', vuoi? A. Si'... Ad esempio, certo rap afferma che la vagina e' una proprieta' privata, io ho tentato il suicidio proprio per questo, e penso che l'essenziale di questo contesto umano che si e' venut a creare, che siamo noi... Cioe', io penso che non mi abbia salvato la poetica situazionista, ne' il rock'n'roll, ne' la telefonata di Bui, ne' la telefonata di Bob, ma mi ha salvato l'intervento deciso di mio fratello che mi ha permesso di capire che tutto sta nella comunicazione. Come ho detto durante la contestazione che ho fatto ad Antonucci, la comunita' ti estromette o ti include a seconda se gli fai comodo o no, e questo vale anche per voi (indicando Roberto e Fabrizio) perche' mi usate a seconda se vi fa comodo... R.B. E' reciproco, anche tu usi me... R. Certo, in Transmaniacon tutti si usano l'uno con l'altro... G. vi comportate come delle vecchie checche inacidite(risate) ANT. In effetti, io volevo distruggere tutto, i miei libri, Helene che avevo ucciso, il mio analista, non solo per essere ben sicuro di distruggere me stesso, come andavo fantasticando nei miei propositi suicidi. Perche' quella volonta' ostinata di autodistruzione, perche' nel profondo di me volevo ad ogni costo distruggermi dal momento che non esistevo. Io non dico che il rivoluzionario deve identificarsi ai pazzi che girano a vuoto ma che essi devono fare andare avanti le proprie azioni sul modo del processo schizo... Lo schizofrenico e' un tipo che per una ragione o per un'altra e' entrato in connessione con un flusso del desiderio che minaccia l'ordine sociale. Subito questo interviene per far finire tutto cio'. Si tratta dell'energia libidinale, nel suo processo di deterritorializzazione, non dell'arresto di questo processo. L'analista come il militante deve muoversi con il processo e non mettersi al servizio della repressione sociale edipicizzante, dicendo per esempio: "tutto cio' avviene perche' hai una tendenza omosessuale anormale" o "e' perche' in te la pulsione di morte non e' fusa con l'eros". La schizoanalisi situazionautica si congiunge alla lotta rivoluzionaria in quanto si sforza al contrario di liberare i flussi, di far saltare i catenacci, le assiomatiche del capitalismo, le sovracodificazioni del super-Io, le territorialita' primitive ricostruite arrificialmente, etc... AG. C'e' tutto un lavoro negativo da compiere. La lotta di classe non e' una cosa seria, dico sul serio! R.B. Questo e' Tzara... R. Non sono d'accordo sul "lavoro negativo". R.B. Sarilegio! E' il "Manifesto Dada 1918"! ABL. Ma perche' non sei d'accordo? R. Io nego in quanto affermo,senno' e' dialettica. La questione della negazione e' la stessa dell'identita': la differenza e' intesa come contraddizione, "Io sono Io perche' non sono l'Altro"... ST. No, e' una "limitazione", che e' una cosa diversa! E' il fatto di costruire uno steccato, di autolimitarsi e rivendicare l'identita', identificarsi come qualcosa di chiuso... ANT. Si', esistono un polo positivo e uno negativo... R. Ma no, e' come una dichiarazione di realta': nel momento in cui affermo una Identtia' affermo anche una realta', una rappresentazione che vuole negare tutte le altre, mentre invece un'affermazione che gode della differenza in quanto tale non nega le altre. La negazione e' cio' su cui si fonda la dialettica. R.B. No, la negazione c'e' anche nelle filosofie non dialettiche! ANT. Se c'e' uno che non e' dialettico e' Nietzsche, e in Nietzsche c'e' piu' negazione che in... R. No, Nietzsche e' un filosofo dell'affermazione, il dionisiaco e' affermazione... ANT. Ma e' affermazione in quanto e' negazione! R.B. L'affermazione dell'Ubermensch e' possibile perche' si sono negati i miti! R. No, la negazione dei miti avviene mediante un'affermazione, mediante lo sguardo dionisiaco. Leggetevi il saggio di Deleuze su Nietzsche... ST. Ma non ce ne frega niente! ABL. (a Riccardo) Verrai bocciato in tutte le materie! ( voci sovrapposte, caos, urla: "fate parlare Capelli!") C. Confermo che non ce ne frega niente, e sono d'accordo sul lavoro negativo. AG. La teoria estetica non puo' procedere in modo arbitrario. (dieci secondi di silenzio imbarazzato, sguardi che rivelano perplessita', qualcuno tossicchia) R. Insomma, la negazione c'e' in conseguenza di un'affermazione, e non viceversa. A. Ma chi te lo ha detto? Nasce prima l'uovo o la gallina? G.Qualcuno ha le cartine? EPILOGO C. Vorrei ricollegarmi al suo quesito iniziale (riferendosi a Emiliano), per dargli una risposta, perche' secondo me non gli e' stata data. F. Sulla questione dell'autoreferenzialita'? C. Si', finora siamo stati autoreferenziali, e allora usciamo, abbiamo la risoluzione strategica prodotta da Riccardo (***): io non sono d'accordo sulle modalita' ma sono per provare, e propongo all'assemblea di uscire, lasciamo perdere il centro sociale, la radio, l'ECN. [Si discutono proposte specifiche non divulgabili, alcune da realizzare in Molise] F. Per quanto riguarda Bologna, siamo quasi in luglio e nei prossimi giorni, a meno che non ci sia l'occasione, non si riesce a scatenare... R.B. [propone un convegno transmaniaco mondiale a Reikiavjik nel luglio 1994. Riccardo propone di farlo a Ulan Bator, la proposta viene respinta]; tornando al punto, stavo dicendo, mi sa che per quest'estate e fino a settembre, di azioni di strada a Bologna non se ne parla, ma da settembre in avanti dobbiamo fare casino. G.ah! Non dimentichiamoci che a settembre ci aspetta il trecking alternativo.. PR. Sono piu' che d'accordo. NOTE. * "Meconio", fanzine prodotta dai transmaniaci nel giugno 1993; le precedenti 'zines: "SMEGMA", dicembre 1992; "Materiali da Transmaniacon", aprile 1993. ** Cfr. DERIVA.TXT *** Si tratta di GEOPSICO.ASC Si ringrazia Sandra di Radio K Centrale per le N.d.R. e il labor limae.